28 aprile 2007

E quattro!



Sono le volte che ho visto i Marillion dal vivo.
E anche stavolta hanno saputo trasmettermi emozioni uniche,
come tutte le altre volte che sono andato ai loro concerti.
Ho avuto i brividi, la pelle d'oca,
mi sono comosso,
ho saltato, gridato, cantanto a squarciagola.
Per un breve momento il mio sguardo si è incrociato con ognuno di loro
durante l'esibizione ed è stato come guardare negli occhi
di un vecchio amico. A questo proposito,
c'è un testo dei Rush, che parla della vita sotto le luci dei riflettori e
del rapporto con i fan che dice
I can't pretend a stranger is a long awaited friend, alludendo che c'è sempre una sorta di barriera tra la fama e il pubblico.
Mi piace pensare che per i Marillion il discorso sia diverso...
Tornando al concerto, si è trattato di un'ottima performance -
mi ritengo piuttosto fortunato da questo punto di vista,
perché ogni volta che li ho visti erano sempre in forma -
con una scaletta molto molto buona.
L'unico neo della serata sono stati alcuni fastidiosi problemi tecnici
con le cuffie (che usano da anni al posto dei monitor) e il pubblico partecipe,
ma poco caldo e poco incline al "rumore".
Peccato, perché i ragazzi hanno deciso di tagliare il secondo bis,
che sarebbe dovuto essere The Invisible Man,
uno dei pezzi più epici di Marbles... peccato, davvero peccato.
Sarebbe stata davvero la ciliegina sulla torta.
A parte questo, la serata è stata memorabile:
il locale ha dichiarato sold-out, il merchandise è andato a ruba e
ci siamo letteralmente accalcati per autografi e fotografie
(grazie alla loro ESTREMA disponibilità,
nel firmare anche sulla carta igienica!!!).
A questo proposito, devo ringraziare Sara che
si è prodigata nell'andare a caccia dell'autografo
di ogni singolo componente...
sono rientrato a casa alle 4 di mattina,
ma soddisfatto e felice.
Ora spero di non dover attendere altri 6 prima di poter
andare ad un loro concerto...
Ad maiora.

22 aprile 2007

Lo scrittore pendolare

Il mio amico Fabio ha da poco pubblicato il suo secondo romanzo,
intitolato E' finito il nostro carnevale.
Domenica scorsa c'è stata la presentazione in libreria,
anche se la casa editrice aveva già organizzato una festa di presentazione
il mese scorso.
Fabio lavora a Roma, all'università e da quando l'ho conosciuto,
in treno, l'ho sempre visto scrivere su dei fogli riciclati.
Per un periodo l'ho visto consultare almanacchi e libri sui Mondiali di calcio.
Io e gli altri pendolari ci interrogavamo sul motivo
di questa ricerca "culturale".
Non sapevamo che Fabio fosse uno scrittore.
L'ho conosciuto come musicista appassionato di jazz
contaminato da ritmi sudamericani.
Ho scoperto con il tempo che non sono solo i ritmi sudamericani
ad appassionarlo, ma anche gli scrittori e
questa influenza si lasciava intravedere già nel primo libro,
intitolato Fumisteria. Anche se questo romanzo
ha il canovaccio tipico del giallo,
la sua peculiarità è il contesto storico in cui è posto:
nel secondo dopoguerra in Sicilia,
con la strage di Portella della Ginestra e
i movimenti sindacali dei contadini sullo sfondo.
La seconda opera di Fabio è sudamericana fino al midollo e
parla anche dei mondiali di calcio - ed ecco svelato
il mistero delle sue ricerche bibliografiche.
E' la storia di Rigoberto, un anarchico, uno zingaro,
padre brasiliano e madre marsigliese,
ma come dice lui stesso:
"Dire che ho il sangue misto è semplificare le cose.
In due secoli nella mia famiglia, si sono avvicendate almeno
undici lingue diverse, cinque religioni, cinque rivoluzioni,
quattro continenti, tre isole e quattordici emigrazioni.[...]
La parola straniero non ha senso per me o forse, al contrario,
è l'unica parola di cui conosco veramente il significato.
Non mi sono mai sentito a casa, da nessuna parte e
dovunque sono stato trattato da forestiero.
A parte il Brasile, naturalmente.".
La storia inizia con Rigoberto che si ritrova a Parigi
sul finire degli anni 20 e si innamora di una bellissima ragazza.
E prosegue per i successivi 50 anni raccontando
quelli che sono gli eventi tragici del Novecento,
i suoi incontri con molteplici personaggi che
hanno illuminato il secolo scorso, e
l'ostinazione nel perseguire il suo obiettivo,
ormai diventato un'ossessione.
Questo romanzo mi è piaciuto ancora di più del primo e
in più di un'occasione mi ha commosso,
mi ha veramente toccato il cuore.
Fabio è un grande appassionato di letteratura e si vede.
Sono contento che sia finalmente riuscito a pubblicare le sue opere e
che le vendite e la critica stiano andando benone.
Vi esorto a leggere questo libro, non ve ne pentirete.
Questo è il link al sito della casa editrice:
http://www.minimumfax.it/libro.asp?libroID=357
Ad maiora.

21 aprile 2007

La mia anima "metallica"


Il mio rapporto con l'heavy metal è cambiato nel corso degli anni:
se a vent'anni i miei ascolti erano rappresentati per l'80% da esso,
da qualche anno sono equamente divisi tra tutti i generi che prediligo.
Nel corso degli anni ho scoperto tanta tanta musica e
ho imparato ad apprezzare sonorità che detestavo.
Eh già, i gusti cambiano.
Però, la mia anima rock non se n'è mai andata.
Non mi sono mai sentito metallaro nel senso stretto del termine perché non ho mai condiviso quello stile di vita.
Mi piace parte dell'iconografia, qualcosa dell'abbigliamento,
ma non mi sento facente parte di quel mondo.
Mi sono sempre definito un ascoltatore di metal.
Ovviamente non tutto il metal, perché non mi piace quello estremo...
è troppo cacofonico e non riesco a trovarci la melodia (che per me è essenziale).
In questi primi giorni al lavoro, ho scoperto che il mio capoprogetto e
un mio collega sono andati all'Heineken Jammin' Festival lo scorso anno a
vedere i Metallica.
E' stata una sensazione piacevole avere qualcosa in comune
con delle persone che erano dei perfetti sconosciuti fino alla settimana scorsa.
In un certo senso mi ha aiutato a socializzare...
Inoltre, tutto ciò ha rimesso a nudo la mia anima metallica,
dato che nelle ultime settimane ascoltavo in prevalenza
cose più soft che mi aiutavano a rilassarmi.
Invece, stamani ho rispolverato i vecchi dischi dei Metallica
ascoltando a tutto volume i loro brani storici...
è stato come riprendere le energie in pochi istanti!!!
Heavy metal is the law!!!
PS: consiglio per i vecchi fan: in qualche modo cercate di vedere
il live del 3 giugno 2006 al Rock AM Ring... è DEVASTANTE!
Metal up your ass! ;-)

19 aprile 2007

Camici

Mi era capitato di vedere un paio di episodi di Scrubs su mtv per puro caso,
ma non avevo seguito le varie stagioni.
L'estate scorsa ho iniziato a procurarmi tutte le stagioni;
ha coinciso con il periodo in cui stavo scrivendo la tesi.
Ricordo che erano i primi giorni d'agosto e
tutti i miei amici erano in vacanza.
Trascorrevo la giornata praticamente recluso in casa,
tranne un'oretta dopo cena in cui giocavo con Lucifero in giardino.
Per rilassarmi vedevo puntate su puntate di Scrubs!!!
Ho letteralmente consumato quattro stagioni complete in poche settimane...
la serie TV è troppo divertente e quelle risate
mi hanno aiutato a tenere sotto controllo lo stress.
Sarei potuto impazzire... in un certo senso,
Scrubs mi ha salvato la vita! :)
Perciò se non l'avete visto, pentitevi e rimediate a questa mancanza!
I'm no superman!

14 aprile 2007

Finalmente

Eccomi reduce dalla prima settimana di lavoro.
Be', ad essere sinceri, lavoro è una parola grossa:
questa settimana ho seguito un corso di programmazione.
E' stato abbastanza impegnativo, per vari motivi:
tornare ad alzarsi presto e viaggiare tutti i giorni
era qualcosa a cui non ero più abituato (praticamente dalla fine di luglio);
lo stesso discorso vale per il prendere appunti
come quando seguivo le lezioni all'università.
Sto invecchiando. :)
Inoltre, il prodotto che ci hanno mostrato è complesso oltre che
sconfinato. Un mondo. Non esagero!
La cosa più divertente (e paradossale) è che mi hanno fatto seguire un corso
per programmare questo prodotto senza averlo mai visto!!!
Un po' come leggere il libretto delle istruzioni senza avere l'apparecchio! :)
Ad maiora.

13 aprile 2007

Sono motorizzato


Dopo quasi 14 anni di patente, finalmente possiedo una macchina tutta mia.
Così posso contribuire attivamente ad inquinare il pianeta. :)
E questo è il gioiellino in tutto il suo splendore...

12 aprile 2007

A coloro che mi sono vicini...

Elisa / Una Poesia Anche Per Te

Forse non sai quel che darei
Perché tu sia felice

Piangi lacrime di aria
Lacrime invisibili
Che solamente gli angeli
san portar via

Ma cambierà stagione
ci saranno nuove rose


E ci sarà
dentro te e al di là
dell’orizzonte
una piccola
poesia

Ci sarà
forse esiste già al di là
dell’orizzonte
una poesia anche per te

Vorrei rinascere per te
e ricominciare insieme come se
non sentissi più dolore
ma tu hai tessuto sogni di cristallo troppo coraggiosi e
fragili
per morire adesso
solo per un rimpianto


Ci sarà
dentro te e al di là
dell’orizzonte
una piccola poesia

Ci sarà
dentro te e al di là
dell’orizzonte
una poesia anche per te

Perdona e dimenticherai
per quanto possa fare male in fondo sai
che sei ancora qui

e dare tutto e dare tanto quanto il tempo in cui il tuo segno rimarrà
questo nodo lo sciolga il sole come sa fare con la neve

Ci sarà
dentro te e al di là
dell’orizzonte
una piccola poesia

Ci sarà
e forse esiste già al di là
dell’orizzonte
una poesia anche per te
anche per te solo per te
per te

10 aprile 2007

Non è più "altrove", è qui!...

... Somewhere Else è nelle mie mani...
finalmente ho la possibilità di ascoltarlo nel PIENO della sua qualità...
non c'è niente da fare: pochissimi artisti riescono a scaldarmi il cuore.
E tra questi ci sono i Marillion.
Non è un album che cambierà il corso della musica.
Non è nemmeno il loro miglior disco.
Ma non mi interessa: è qualcosa che mi dà emozioni, tante emozioni.
E questo è più che sufficiente.
Conto i giorni che mi separano dal concerto... :)

06 aprile 2007

Ogni volta

E ogni volta che viene giorno
ogni volta che ritorno
ogni volta che cammino e
mi sembra di averti vicino
ogni volta che mi guardo intorno
ogni volta che non me ne accorgo
ogni volta che viene giorno
E ogni volta che mi sveglio
ogni volta che mi sbaglio
ogni volta che sono sicuro e
ogni volta che mi sento solo
ogni volta che mi viene in mente
qualche cosa che non c'entra niente
ogni volta
E ogni volta che non sono coerente
e ogni volta che non è importante
ogni volta che qualcuno si preoccupa per me

ogni volta che non c'è
proprio quanto la stavo cercando
ogni volta
ogni volta quando....
E ogni volta che torna sera
mi prende la paura
e ogni volta che torna sera
mi prende la paura

E ogni volta che non c'entro
ogni volta che non sono stato
ogni volta che non guardo in faccia a niente
e ogni volta che dopo piango
ogni volta che rimango
con la testa tra le mani
e rimando tutto a domani

04 aprile 2007

Guitar, drums, load up!!!

Stasera le prove con il gruppo sono andate alla GRANDE! :)
Finalmente!!!
Abbiamo trovato un chitarrista e un batterista veramente bravi...
che dire? Speriamo che la formazione resti immutata!
Ho ancora l'adrenalina in circolo...
e dire che mi sentivo la febbre prima di andare a provare, ehehehehe.
La musica fa miracoli! ;)
Ad maiora.

03 aprile 2007

Chi se lo ricorda?...


... probabilmente i miei coetanei,
o quelli con qualche anno in più!
Questo MITICO telefilm non viene trasmesso
in TV almeno dalla metà degli anni 90.
Per fortuna, un appassionato
(al quale va tutta la mia gratitudine)
ha registrato tutti gli episodi in videocassetta,
li ha trasformati in DVD e
li ha messi a disposizione tramite il P2P!
Non mi resta che piazzarmi in poltrona e
fare un tuffo nei ricordi...
RALPHSUPERMAXIEROE!

02 aprile 2007

Altrove


Sto contando i giorni che mi separano dall'arrivo
del nuovo disco dei Marillion: Somewhere Else.
Nel frattempo cerco di accontentarmi degli mp3 che
si trovano in circolazione (che hanno una qualità appena sufficiente).
Nonostante tutto, ho ascoltato l'album decine di volte e
sono giunto alla conclusione che si tratta di
un altro buon disco: non è all'altezza del precedente Marbles
(quasi un capolavoro), ma si lascia ascoltare bene,
perché ha una qualità piuttosto omogenea.
Da qualche giorno, poi, sono disponibili i testi con le traduzioni e
le canzoni hanno sicuramente guadagnato punti.
Il cantante dei Marillion è reduce dalla separazione con la moglie
dopo quasi vent'anni di matrimonio e
si è ritrovato di colpo lontano dall'affetto dei figli e
della famiglia, a girovagare per l'Europa,
ospite degli amici qua e là... il testo della title-track
è fortemente ispirato da questa sua condizione e
la vetta espressiva viene toccata nella coda della canzone,
quando canta

"Ogni persona che amo
Ogni persona che amo
Ogni persona che amo vive altrove
E ho avuto il tempo di guardare in me
stesso
Guardare in me stesso
Guardare in me stesso
E ho visto abbastanza".

Quando ho ascoltato Somewhere Else con il testo sottomano
non ho potuto fare a meno di commuovermi,
tanto ero immedesimato nelle parole di Steve Hogarth.
Grazie ragazzi, avete fatto un altro centro...
ci vediamo a Stazione Birra il 24 aprile
(cliccate sull'immagine per vedere i dettagli del tour italiano).
Ad maiora. :)