03 dicembre 2006

Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po'...

... e siccome sono molto lontano, più forte ti scriverò...
In questi interminabili giorni pseudo autunnali di dolce-far-niente
passo molto tempo a pensare.
Penso soprattutto ai cambiamenti che, come ben sai, sono sempre stato poco incline
ad accettare, anche se, da questo punto di vista, penso di essere (un poco) migliorato col tempo.
Catturato da un'inevitabile nostalgia, ho ripercorso i nostri anni spensierati,
tra partite di tennis, uscite in mountain bike, sbronze, chiacchierate notturne e
prove nel garage adibito a sala prove con le inevitabili e interminabili discussioni musicali.
Non riuscivo ad immaginare nessuno oltre a te, a cui confidare i miei problemi,
le mie ansie, le mie insicurezze, i miei problemi sentimentali.
Immagino che per te sia stata la stessa cosa.
Abbiamo condiviso praticamente tutto nel corso degli anni,
come se avessimo seguito lo stesso percorso,
anche se io sono spesso rimasto indietro rispetto a te,
proprio come durante le pedalate in bicicletta,
quando ero inesorabilmente in ritardo.
Sono stato testimone della tua crescita,
sempre convinto di restare immobile, refrattario al mutamento e
incapace di raggiungerti.
Invece, voltandomi indietro, ho capito quanto sia cambiato,
in relazione a quanto accaduto negli ultimi anni.
Sai benissimo che sono ero disilluso dalla vita,
ma ho imparato a dire 'mai dire mai', grazie alle bellissime esperienze maturate.
E ho capito che semplicemente il percorso seguito non era più lo stesso,
proprio come se ognuno di noi avesse scelto una direzione diversa dinanzi ad un bivio.
Mi sono interrogato tante volte su quale sia stato quel bivio.
In effetti, ho idea che non si tratti di un'unica biforcazione,
bensì di tante ramificazioni successive.
Ero convinto di aver accettato, non senza difficoltà, anche questa nuova realtà.
Invece, resta il fatto che in momenti come questo, con gli occhi gonfi di pianto,
avrei bisogno del mio miglior amico...

"How I wish you were here..."

02 dicembre 2006

Lapide ad ignominia

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
Più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA
Piero Calamandrei

28 novembre 2006

Il tempo che passa

Sto vivendo un periodo relativamente tranquillo.
Avevo un obiettivo e il mio tempo era completamente dedicato
al suo raggiungimento e la mia mente completamente assorbita
dalla stesura della tesi.
Dopo l'euforia post-laurea durata per alcune settimane,
è subentrata la fase del rilassamento.
Ho scaricato tutta l'adrenalina accumulata durante
e mi sono sentito un po' svuotato, ma penso che sia del tutto normale.
Adesso ho molto tempo per pensare a me stesso.
Mi è capitato di volare con i pensieri e scontrarmi con le mie ansie,
le mie paure. Non è stato semplice, perché non ho più qualcosa su cui concentrami,
qualcosa che distragga la mia mente.
In un certo senso, sono stato costretto ad affrontare il mio mondo interiore,
quella parte più oscura, che a volte mi spaventa a morte,
anche se, quando riesco ad essere razionale, non mi spaventa più così tanto.
E avrei tutto il diritto a sentirmi un po' spiazzato:
la mia vita è cambiata ed è finita una lunga fase, molto importante,
che ha contribuito largamente a definire quello che sono oggi.
L'università ha rappresentato un grosso cambiamento:
mi ha portato a contatto con persone diversissime da me,
mi ha fatto conoscere nuove realtà e mi ha permesso di vedere il mondo in maniera diversa.
Ma l'aver prolungato così tanto gli studi mi ha anche fatto sentire intrappolato in un limbo.
Non credo sarei potuto resistere un giorno di più.
In tutta sincerità, non ho nessuna nostalgia, anzi,
sono felicissimo di aver superato l'impasse ed essermi liberato
da un senso di oppressione costante.
E la prova è data dal fatto che praticamente tutti vedono la tranquillità
dipinta sul mio volto rilassato.
Ma questa sensazione di benessere non è solo il riflesso del conseguimento della laurea.
No. C'è qualcosa di più: il mio cuore è finalmente libero.
E l'assenza dal blog ne è la prova: non ho più sentito la necessità di sfogarmi,
perché non mi sento più in colpa e angosciato.
Ovviamente, devo riconoscere che parte del merito della mia serenità
va certamente dato alle persone che mi sono sempre vicine
nel momento del bisogno e sulle quali posso sempre contare.
Riflettevo sulla fortuna di avere tanti amici sabato notte, mentre tornavo da Roma,
dopo essere stato a cena con un gruppo di persone che non vedevo da un po'.
E' stato un pensiero rassicurante che mi ha stampato un sorriso in faccia
per tutto il viaggio. Nonostante la nebbia fuori, non mi sono mai sentito solo.
Insomma, sto bene, anche se... la sensazione che questa tranquillità
possa essere scossa da un momento all'altro non se ne vuole andare via...

I’d love to be one of those colorful early summer days
When everybody is happy that you came
Everybody smiles back at you as soon as your eyes cross their eyes
But something has to happen first
I know winter has to come before it blossoms
Elisa / Broken

24 novembre 2006

Just a singer with a melody...


15 anni fa ci lasciava quello che probabilmente è stato il frontman definitivo del rock.
Freddie Mercury rilasciò una dichiarazione il giorno prima di morire
in cui parlava per la prima volta della sua malattia.
Ricordo che rimasi piuttosto sconvolto da quella notizia:
era una minaccia alla sopravvivenza dei Queen,
da sempre in cima alle mie preferenze musicali.
Seppi della notizia della scomparsa solo la mattina del 25 novembre
sbirciando il giornale di un passeggero sull'autobus mentre andavo a scuola.
Avevo iniziato ad ascoltare musica un po' più seriamente da poco:
iniziò tutto con "The Wall" dei Pink Floyd nel 1988.
Poi rimasi letteralmente fulminato dai Queen.
Era stato pubblicato da poco The Miracle, ma fu con Innuendo che rimasi incantato!
Mi è sempre piaciuto cantare, forse è una passione che
mi ha trasmesso mia madre che si diletta a farlo in casa.
Le armonie vocali dei Queen mi hanno semplicemente rapito.
All'epoca non possedevo un lettore CD, così mi facevo registrare i loro album
su cassette dal mio miglior amico, fortunato possessore di un cubo
(chi se lo ricorda ancora?).
Restavo pomeriggi interi ad ascoltare e riascoltare quei nastri,
imparando a memoria tutti i testi delle canzoni.
E cercando di cantarci dietro... ma non era semplice:
i registri vocali di Freddie sono unici.
La notizia della sua scomparsa fu un colpo dietro le ginocchia,
di quelli che ti piegano.
Purtroppo i miei amici non erano in grado di capire il mio stato d'animo,
essendo stati catturati dal ciclone ormonale, avevano "interessi" distanti dai miei.
Ma per fortuna c'era sempre il mio "fornitore" di cassette che
condivideva le mie stesse sensazioni.
Registrammo decine di speciali alla TV dedicati a Freddie e ai Queen:
ricordo che entrambi restammo molto commossi guardando le immagini del funerale e
le migliaia di scritte sul muro della casa londinese di Freddie.
Per me è stato come perdere un amico caro.
Senza contare la consapevolezza che la sua morte
avrebbe significato la fine della mia band preferita.
Uno dei rimpianti più grandi nella mia vita è quella di non aver potuto
vedere Freddie in azione dal vivo.
Le ragioni sono più che altro anagrafiche: l'ultimo concerto dei Queen
fu nel luglio del 1986 e allora avevo solo 11 anni.
Inoltre, l'unica esibizione in terra italica risale al 1984!
Restano i dischi, le registrazioni live, le interviste, i libri...
Non mi stanco di ascoltare le loro immortali canzoni.
Il mio rapporto con la loro musica va oltre la passione,
è qualcosa di più ancestrale, di più profondo.
So che nessuna band riuscirà mai a colmare questo vuoto...
il primo amore non si scorda mai! :-)

"Se dovessi morire domani, non mi preoccuperei. Dalla vita ho avuto tutto.
Rifarei quello che ho fatto? Certo, magari solo un po’ diversamente. Io cerco solo di essere genuino e penso che questo possa trasparire dalle mie canzoni. Non voglio cambiare il mondo, lascio che le canzoni scritte da me possano esprimere le mie sensazioni e i miei sentimenti. Mi è sembrato corretto non fornire prima queste mie informazioni personali allo scopo di proteggere la privacy di coloro che mi sono vicini. Comunque è giunto il momento che amici e fan di tutto il mondo sappiano la verità: a seguito delle enormi congetture apparse sulla stampa, vorrei confermare che ho sostenuto il test HIV e sono risultato positivo. Ho l’ AIDS. Spero solo che ognuno si unirà a me, ai miei dottori e a tutti quelli che lottano contro questa terribile malattia."
Freddie Mercury

02 ottobre 2006

... ancora tu...

Questo post è dedicato a te.
Grazie per essere passata di qui e
spero che capiterai ancora in futuro.
E' un modo per chiederti scusa per i mesi di silenzio.
Per tutte le volte che ti ho fatto credere che
non m'importasse niente della tua vita.
Per tutte le volte che sei stata male con me.
Per non aver capito che c'era ancora una porta aperta.
Per aver fatto tutto da solo.
Per averti perso di vista.
Per non sapere come stai, dove sei, cosa fai...
Combatto contro questi sensi di colpa ogni giorno e
maledico me stesso e il mio egoismo tutte le volte che
capisco quanto di importante ho perso lasciandoti andare.
Ma sono perfettamente consapevole che
siamo due persone profondamente diverse e,
pur avendo avuto dei momenti stupendi insieme,
capisco che non sono in grado di starti accanto,
neanche adesso, nonostante siano cambiate alcune cose:
ho conseguito un traguardo importante e per una volta
sono stato determinato a raggiungerlo con tutte le forze.
Il giorno della mia laurea ho cercato il tuo sguardo tra la gente,
perché volevo condividere questa gioia anche con te.
Ho pensato tante volte di contattarti,
ma non ho avuto la forza necessaria per farlo.
Ma non ti ho mai dimenticata.
Penso sia impossibile, per tanti motivi.
Anzi, ancora mi emoziono ascoltando le tue canzoni preferite di Moby,
oppure tutte le volte che passo davanti le panchine dell'università...
Chissà, forse un giorno troverò il coraggio di chiamarti,
sempre che ti faccia piacere.
Grazie per essere passata di qui e
spero che capiterai ancora in futuro...

"Me, my thoughts are flower strewn
Ocean storm, bayberry moon.
I have got to leave to find my way.
Watch the road and memorize
This life that pass before my eyes.
Nothing is going my way."
R. E. M. / Find The River

01 ottobre 2006

Pane, vino e zucchero

Come ogni mattina, stavo ascoltavo Radio Capital.
Stamani Jovanotti era ospite in studio.
Durante l'intervista, gli viene rivolta una domanda su sua nonna Ada:
nel libro "Cherubini" (uscito più di dieci anni fa,
allegato insieme al singolo "Penso Positivo") c'è una sua foto insieme a lei.
Quella foto mi ricorda tantissimo mia nonna.
Mentre parla di sua nonna, ricorda delle merende
a base di pane, vino e zucchero che gli preparava.
In quel momento ho iniziato a piangere,
perché la nonna Italia mi preparava la stessa merenda...
è un ricordo così forte della mia infanzia...
sono quasi riuscito a sentire quel sapore in bocca.
E questa forte malinconia mi ha fatto capire che
avrei dato qualsiasi cosa purché il giorno della mia laurea
fossero presenti tutte quelle persone care,
il cui è affetto mi è stato negato troppo precocemente e
che ricordo ogni giorno della mia vita...

"No one leaves you when they live in your heart and mind"

30 settembre 2006

Ho sempre pensato che...


... questa canzone abbia un testo universale e

carico di significati...


Black Sabbath / Heaven And Hell


Sing me a song, you're a singer

Do me a wrong, you're a bringer of evil

The Devil is never a maker

The less that you give, you're a taker


So it's on and on and on, it's Heaven and Hell, oh well


The lover of life's not a sinner

The ending is just a beginner

The closer you get to the meaning

The sooner you'll know that you're dreaming


So it's on and on and on, oh it's on and on and on

It goes on and on and on, Heaven and Hell

I can tell, fool, fool!


Well if it seems to be real, it's illusion

For every moment of truth, there's confusion in life

Love can be seen as the answer, but nobody bleeds for the dancer


And it's on and on, on and on and on...

They say that life's a carousel

Spinning fast, you've got to ride it well

The world is full of Kings and Queens

Who blind your eyes and steal your dreams


It's Heaven and Hell, oh well

And they'll tell you black is really white

The moon is just the sun at night

And when you walk in golden halls

You get to keep the gold that falls


It's Heaven and Hell, oh no!
Fool, fool!

You've got to bleed for the dancer!

Fool, fool!

Look for the answer!

Fool, fool, fool!

29 settembre 2006

Una splendida giornata



Non è iniziata benissimo... la scorsa notte ho dormito poco

Troppa ansia, troppi pensieri.

Sul treno, in viaggio verso l'università,

la gente mi osserva... indosso il mio vestito migliore...

giacca e cravatta... però ho lo zaino a tracolla... un po' strano...

sono voluto partire solo per starmene tranquillo,

con me stesso.

Mi sono rilassato con Afraid Of Sunlight dei Marillion.

La musica funziona sempre a dovere.

Quando ho ripetuto il mio discorso per l'ennesima volta

mi sono ulteriormente calmato.

Nel corso della giornata sono arrivate tante facce amiche.

E' stata una bella sensazione... indimenticabile!

Eppoi... ecco il momento... tocca a me... finalmente discuto la mia tesi...

sono emozionato... mi trema la mano...

ma appena inizio a parlare, divento lucido e

acquisto sicurezza... i 20 minuti scivolano via velocemente...

neanche me ne accorgo, ma penso di aver fatto una buona presentazione.

Mi sento più leggero... fuori tutti mi abbracciano e si complimentano.

Cammino ad un metro da terra... finalmente rilassato.

Le due ore seguenti sono trascorse tra chiacchiere, risate, fotografie... e sudore!

Eh sì, è proprio una bella giornata anche dal punto di vista meteorologico!

La commissione rientra e proclama i neolaureati...

"Pierlugi Amici!"... eccomi... "la dichiaro Dottore in Informatica con il voto di 101/110"...

Non credo alle mie orecchie!

Non me l'aspettavo... sapevo di aver conseguito il massimo voto nella presentazione...

ma non di arrivare alle tre cifre...

Vedere riconosciuto il duro lavoro di questi mesi!

Quale migliore gratificazione personale?

E ancora baci, abbracci, pacche sulle spalle, strette di mano, sorrisi...

non credo di aver mai condiviso con così tante persone che

mi vogliono bene un momento così importante.

Non dimenticherò mai questo giorno.

Soprattutto non dimenticherò mai i visi sorridenti di coloro che

mi hanno sostenuto in questa splendida giornata...



"Oh, splendida giornata

Che comincia sempre con un'alba timida

Oh, splendida giornata

Quante sensazioni o quali emozioni vuoi

Poi alla fine ti travolgerà"

22 settembre 2006

Chi non muore si rivede...

... c'è una grossa novità: il 6 settembre ho consegnato la tesi di laurea e
la discuterò il 28 settembre.
Come mi sento? Strano!
Questo traguardo rappresenta in qualche modo la fine
di un periodo della mia vita (anche troppo lungo...).
Mi sento allo stesso felice e malinconico, spaventato e tranquillo,
sicuro e incerto... insomma, un ammasso di sensazioni opposte!
Se state pensando che il motivo della mia ansia sia
la discussione della tesi, siete fuori strada.
Mi preoccupa il dopo... anche se adesso non voglio pensarci,
è un pensiero ricorrente... questo tuffo in un mondo sconosciuto,
del tutto nuovo...
e la mia insicurezza che mi fa sentire sempre inadeguato...
se ne andrà mai via questa sensazione?

21 agosto 2006

BMS


GRAZIE ragazzi!
Perché da oltre trent'anni ci regalate musica MERAVIGLIOSA.
Perché ieri sera ho avuto i brividi ascoltandovi suonare.
Perché siete umili e disponibili con il pubblico.
Perché siete dei musicisti professionali e preparati.
Grazie Francesco, Vittorio, Rodolfo (e Filippo, Tiziano e Maurizio)!

"Voglio solo dire una cosa... lo dico dopo trent'anni e
senza nessuna retorica: il rock è pieno di rockstar... tante rockstar,
ma di un solo Banco Del Mutuo Soccorso"
Francesco di Giacomo

20 agosto 2006

Aspettando il concerto...


Banco Del Mutuo Soccorso / Non mi rompete
"Non mi svegliate ve ne prego
ma lasciate che io dorma questo sonno,
sia tranquillo da bambino
sia che puzzi del russare da ubriaco.
Perché volete disturbarmi
se io forse sto sognando un viaggio alato
sopra un carro senza ruote
trascinato dai cavalli del maestrale,
nel maestrale... in volo.

Non mi svegliate ve ne prego
ma lasciate che io dorma questo sonno,
c'è ancora tempo per il giorno
quando gli occhi si imbevono di pianto,
i miei occhi... di pianto."

13 agosto 2006

E se fosse andata in un altro modo?

La vita è strana.
Non sono fatalista, anzi, sono ancora convinto che
siamo noi a costruire il nostro destino.
Molto dipende da noi, perché a ogni azione corrisponde una reazione.
Devo ammettere, però, che ci sono tante variabili in gioco,
molti eventi che sono affidati al caso.
Tante volte mi sono chiesto cosa sarebbe cambiato
se avessi scelto altre strade, o se mi fossi comportato diversamente
in determinati momenti cruciali della mia esistenza.
Oggi è trascorso un anno dalla rottura del mio rapporto e
ho quasi la convinzione che se non fosse accaduto tutto questo,
probabilmente non avrei iniziato la tesi l'anno scorso.
Avevo bisogno di qualcosa per tenere la mente occupata e,
soprattutto, avevo raggiunto quel giusto livello di insofferenza
provocato dalla presenza di troppi ricordi piacevoli.
Insomma, volevo andarmene.
Quando una mia amica mi disse che cercavano un tesista
ho capito che era la classica occasione da prendere al volo.
Per fortuna, sono stato abbastanza sveglio da accettare.
E non me ne sono pentito, anzi.
In un certo senso è iniziata in quel momento la mia rinascita.
Fra poco più di un mese la mia vita cambierà di nuovo.
Non nascondo che questo cambiamento sia fonte di ansia,
ma penso di essere meno spaventato che in passato.
Ma ci penserò quando sarà il momento.
Un passo alla volta.
E' così che sono riuscito ad arrivare qui:
un passo alla volta.

08 agosto 2006

L'eremita


Sono tre giorni che non esco di casa e non vedo gli amici.
Di solito succede quando sono malato.
A volte ho la sensazione che si tratti di una segregazione forzata.
Ma non lo è.
La verità è che potrei uscire un paio d'ore, ma non saprei cosa fare.
Molti amici sono in vacanza e il gruppo di ritrovo è praticamente scomparso.
Con il passare degli anni si è assottigliato.
La naturale evoluzione della vita: chi si è trasferito, chi si è sposato,
chi ha cambiato giro...
Sapevo che prima o poi sarebbe successo.
Anzi, a dire la verità, da bambino pensavo che
avrei perso di vista i miei amici già a 20 anni.
Mi reputo fortunato.
Ho solo qualche difficoltà a frequentare tutte le persone che conosco,
un po' per colpa della mia pigrizia, un po' per ragioni pratiche.
E così mi ritrovo solo, in questi giorni in cui più di ogni altra cosa
sento il bisogno di aver vicino qualcuno a cui possa parlare.
Allora non resta che fare come l'eremita,
il vecchio saggio che fonda l'avvenire sulla conoscenza del passato,
procedendo a passi lenti e prudenti, in assoluta solitudine.
Non che mi manchi come impegnare il tempo:
ho una tesi che aspetta di essere conclusa entro la fine del mese.
Per aiutare la mia concentrazione e per rinfrancare un po' lo spirito,
ho sempre della buona musica in sottofondo,
anche se farei meglio a dire, a tutto volume,
visto che ho un orecchio attappato da 10 giorni e
riesco ad ascoltare tutto in modalità monofonica,
proprio in questi giorni che stanno per arrivare alcuni album ordinati su Internet, accidenti!
Vorrà dire che li ascolterò in cuffia, per rimediare alla semi-sordità.
E, dato che avrò una settimana di libertà per rilassarmi,
spero che la musica mi dia un po' di ispirazione...
Nel frattempo, spengo la luce, mi sdraio sul letto e
mi lascio cullare dalle note di The Extremist di Joe Satriani.

07 agosto 2006

Lo sguardo verso il cielo

Fates Warning / Left Here

Left here long ago
was passing through the years
I was waiting for the day
chasing a distant star
while the sun just slipped away

Lost my way long ago
was running in circles
I was drifting through the night
tracing a fading star
moving slowly out of sight

Lost my way, I lost my way back then
now it seems I’m lost, it seems I’m lost again

I left here long ago
was someone else back then
I left here long ago
now I’m leaving again
I lost my way long ago
was somewhere else back then
I lost my way back then
and now I’m lost again

Everything changes
Everyone moves apart

Left here long ago
now I’m staring into space
As my thoughts drift back to you
I’m facing a falling star
moving swiftly out of view

Left here way, I left here way back then
now I’m leaving, I’m leaving again

I left here long ago
was someone else back then
I left here long ago
now I’m leaving again
I lost my way long ago
was somewhere else back then
I lost my way back then
and now I’m lost again

I left here long ago
was someone else back then
I left here long ago
now I’m leaving again
I lost my way long ago
was somewhere else back then
I lost my way back then
and now I’m lost again

06 agosto 2006

Lazing on a Sunday afternoon

Oggi è una di quelle giornate interminabili.
Oziose e noiose.
Quando ti pesa persino alzarti dalla sedia.
Quando vorresti dormire tutto il tempo e svegliarti il giorno dopo.
E invece il tempo scorre lentamente.
E cerchi di riempire il vuoto.
Sì, perché capisci di essere disperatamente solo.
Solo con te stesso e ti spaventi perché devi ascoltarti.
E non ti piace quello che senti.
Perché ti deprime, come se già non bastasse la noia.
E allora vorresti fuggire via, come se allontanarti potesse sollevarti,
in qualche modo.
Ma non è così. Il problema è dentro di te e muovendoti
non fai altro che spostarlo insieme a te.
E così aspetti che il sonno prenda il sopravvento e
che questa giornata grigia passi,
con tutta la sua malinconia.
In fondo, è solo un giorno in cui hai perso una battaglia.
E domattina devi iniziare a combatterne una nuova...

23 luglio 2006

Black & white

Mi piace lo spirito di contraddizione.
L'andare controcorrente.
A volte è talmente tanto radicato in me stesso che
compio delle azioni senza che ne sia pienamente cosciente.
Ieri c'è stata la prima Notte Bianca organizzata nella mia città.
Stanco della musica dance proveniente dagli altoparlanti
di discoteche improvvisate per le vie del centro e
dell'orribile musica caraibica che funge da richiamo sessuale,
sono andato al negozio di musica (che è rimasto aperto fino alle 2,
preso d'assalto perché c'era il 50% di sconto su tutti gli articoli) e
ho comprato Back In Black degli Ac/Dc.
Nonostante fossero le 4 quando sono andato a dormire,
non ho resistito alla tentazione di infilarmi le cuffie e
ascoltarlo a tutto volume.
Il nero della copertina dello storico album della leggendaria band australiana
contro la superficialità e l'ignoranza della notte in bianco...

22 luglio 2006

Toccata e fuga

E' trascorso un mese dall'ultimo post.
Durante questo periodo di assenza, ho avuto tante volte l'impulso
di riversare qui i miei pensieri.
Ma la sensazione era quella che avrei scritto sempre le stesse identiche cose,
come se fossi condannato a (ri)commettere gli stessi errori,
(ri)trovarmi sempre di fronte alle stesse paure.
Ho provato a spezzare questo circolo vizioso,
continuando a scontrarmi ogni momento con la mia memoria e con i miei difetti.
Ancora non vedo dei risultati, almeno mi sembra di essere sempre la stessa persona.
Ciò non toglie che continuerò a provare.
Intanto, una piccola battaglia l'ho vinta: lunedi consegnerò la domanda di laurea.
Alla fine di settembre ci sarà la discussione della tesi.
Non avrei mai pensato di arrivare a questo traguardo, sono sincero.
Basta tornare all'inizio dell'anno, quando il mio scetticismo - ma sarebbe meglio
chiamarlo pessimismo - mi impediva di credere in qualcosa di così importante.
Ci sono tante cose, positive e negative, che non pensavo potessero accadermi:
mi hanno fatto capire che mai dire mai!
L'impegno mi permette di realizzare quello che desidero.
Basta volerlo e basta crederci un po'.
E mi ritrovo ancora una volta nella spirale esistenziale che cercavo di spezzare:
dovrei imparare a mettermi in gioco più spesso...

21 giugno 2006

Estranei

Keane / We Might As Well Be Strangers

I don't know your face no more
Or feel the touch that I adore
I don't know your face no more
It's just a place I'm looking for

We might as well be strangers in another town
We might as well be living in a different world
We might as well, we might as well, we might as well

I don't know your thoughts these days
We're strangers in an empty space
I don't understand your heart
It's easier to be apart

We might as well be strangers in another town
We might as well be living in another time
We might as well, we might as well, we might as well

Be strangers
Be strangers
For all I know of you now
For all I know of you now
For all I know of you now
For all I know

19 giugno 2006

Sogno di una notte di mezz'estate

Porcupine Tree / Lazarus

As the cheerless towns pass my window
I can see a washed out moon through the fog
And then a voice inside my head, breaks the analogue
And says

"Follow me down to the valley below You know
Moonlight is bleeding from out of your soul"

I survived against the will of my twisted folk
But in the deafness of my world the silence broke
And said

"Follow me down to the valley below You know
Moonlight is bleeding from out of your soul"

"My David don't you worry
This cold world is not for you
So rest your head upon me
I have strength to carry you"

(Ghosts of the twenties rising Golden summers just holding you)

"Follow me down to the valley below You know
Moonlight is bleeding from out of your soul
Come to us, Lazarus
It's time for you to go"

14 giugno 2006

Perché

Sting / Why Should I Cry For You

Under the dog star sail
Over the reefs of moonshine
Under the skies of fall
North, north west, the Stones of Faroe

Under the Arctic fire
Over the seas of silence
Hauling on frozen ropes
For all my days remaining
But would north be true?

All colours bleed to red
Asleep on the ocean's bed
Drifting on empty seas
For all my days remaining

But would north be true?
Why should I?
Why should I cry for you?
Dark angels follow me
Over a godless sea
Mountains of endless falling,
For all my days remaining,

What would be true?

Sometimes I see your face,
The stars seem to lose their place
Why must I think of you?
Why must I?
Why should I?
Why should I cry for you?
Why would you want me to?
And what would it mean to say,
That, "I loved you in my fashion"?

What would be true?
Why should I?
Why should I cry for you?

07 giugno 2006

I wish...

Vorrei che tu fossi qui,
proprio come l'anno scorso:
sei stata il regalo più bello che potessi ricevere.
Ora siamo due perfetti sconosciuti e
la responsabilità è solo mia.
Non so se un giorno riuscirò mai a perdonarmi
per aver lasciato andar via una persona così importante
nella mia vita.
Grazie e scusami.

"once in my life I could have had it all
someone turn back
turn back the time
I'd change tomorrow
tomorrow once in my life
I should have cried your name
someone turn back the time
I know what went wrong"
Conception / In Your Multitude

04 giugno 2006

Jazz!


Avete presente quell'atmosfera fumosa
dei locali dove si suona jazz?
Be', l'immagine non è così distante del bar
dov'ero ad ascoltare questo quartetto,
poco fa.
Una birra fresca, in compagnia
di alcuni amici e
buona (anzi ottima) musica.
Serata piacevole...
anche se sembrava più ottobre inoltrato,
piuttosto che giugno!

Tien An Men (4 giugno 1989)

Marillion / The King of Sunset Town
A ragged man came shuffling through
A puppet king on the 4th of June
And butterflies from all around
Settled on his paper crown

A pretty sight it seemed to be
An avenue of eternal peace
But he said, "What is here can soon burn down..."
"I'm the king of sunset town"

Watch a big wheel turning round
Some go up and some go down
Some go thirsty some just drown
"That's the law round here"
Said the king of sunset town

And in the night he comes to me
And the square becomes a battlefield
Of staring eyes that can't explain
The insanity and the greater game

Watch a big wheel turning round
Some go up and some go down
Some go thirsty some just drown
"That's the law round here"
Said the king of sunset town

A ragged man came shuffling through
The corridors of this white place
And as he lay his body down
I saw the scars that lined his face
And injured souls came to his bed
To hear the stories he would tell
Of butterflies and summertimes
And everyone assembled here
Remembers how it used to be
Before the 27th came
This place will never be the same

He said "I'm the king of sunset town"
Watch a big wheel turning round
Some go up and some go down
Some go thirsty some just drown
"That's the law round here"
Said the king of sunset town

03 giugno 2006

Specchio

Ho osservato la mia immagine riflessa e
non mi è piaciuto quello che ho visto:
l'immagine di una persona curva sotto il peso dei rimpianti e
dei sensi di colpa, avvelenata dalla permalosità,
incapace di comunicare il suo disagio e
priva del suo solito sense of humor.
Perché?
Penso che i motivi siano due: il forte stress delle ultime settimane e
il continuo combattere contro i fantasmi del mio passato.
Non è stato piacevole sentirsi una persona sgradevole.
Mi sono reso conto che non stavo comunicando con nessuno.
Ho vissuto come se non esistesse niente al di fuori,
solo io e miei pensieri (pesanti).
Sì, sono (stato) egoista.
Qualcuno ha avuto bisogno di me,
ma non sono stato in grado di essergli vicino
nel momento del bisogno.
L'egoismo contribuisce all'essere ancora più irritato con me stesso.
Dovrei imparare a sfruttare questa rabbia
in maniera costruttiva, evitando di demolire il mio ego ferito.
Ma il sentirsi vigliacco non è d'aiuto nel processo di autocritica.
Perché mi sento così?
Be', per le solite ragioni: rinunciare, piuttosto che
mettersi in gioco è più comodo, è un alibi.
Rischiare significa raccogliere la sfida.
E per uno che ha poca fiducia in sé stesso,
il pensiero di una sconfitta è terrorizzante.
Così intenso da farlo fuggire, dal costringerlo a vivere nei sogni e
scontrarsi duramente con la realtà, tutte le volte che
apre gli occhi per guardare nello specchio e
scoprire che è pieno di contraddizioni...

"All these words and memories
and everything you were to me
they remain, they remain
you still remain

And here I am again
tragic and absurd
repeating every line
and every final word"
Fates Warning / Still Remains

02 giugno 2006

2 giugno


La festa della Repubblica mi fa pensare alle coincidenze,
ai casi strani della vita.
Mio nonno Enrico era monarchico ed era stato anche
maresciallo dei Carabinieri ("nei secoli fedeli").
Se fosse stato vivo, il 2 giugno avrebbe compiuto 91 anni.
Il 2 giugno.
Proprio il giorno in cui nasce la Repubblica Italiana... bizzarro!
E come non notare il paradosso del presidente della Camera dei Deputati
presente alla parata militare, lui che per dovere istituzionale dev'essere lì e
indossa una spilletta con l'arcobaleno, simbolo dei pacifisti,
impegnati in una contro-manifestazione da un'altra parte...

01 giugno 2006

Una dedica speciale...

... per un'amica che non riesce a tenere i ritmi
di questa giostra impazzita...

Extreme / Stop The World

All the world's
a masquerade
made up of fools
and philosophers
Were it to rain
on our charade,
all washes away,
except for our true colors

If any people bothered
looking for truth, please,
STOP THE WORLD
from spinning 'round
instead we choose to follow
footsteps of fools, please
STOP THE WORLD
from spinning 'round
If nothing's new under the sun
for me and you
Won't somebody please...

STOP THE WORLD
STOP THE WORLD
I WANNA GET OFF
STOP THE WORLD
STOP THE WORLD
WHERE THERE IS LOVE

If we forget
yesterday,
We're bound to repeat it
tomorrow
It's not too late
to start today,
Better off safe,
than sorry

Do unto those as you would
do to yourselves, please,
STOP THE WORLD
from spinning 'round
We need more feet to walk
in one another's shoes, please

STOP THE WORLD
from spinning 'round
There's nothing new
under the sun
for me and you,
Won't somebody please...

21 maggio 2006

Caos

Negli ultimi giorni ho cercato di mettere nero su bianco
tutte le sensazioni che ho percepito e non ci sono riuscito.
Ho un gran confusione in testa e
non riesco a razionalizzare i miei pensieri.
I miei sentimenti sono contraddittori:
provo tutto e il contrario di tutto.
Se per un momento ho un breve lampo di ragione,
un attimo dopo quella visione è scomparsa. Inafferrabile.
Proprio come in questo momento, mentre scrivo,
ho perso la direzione del flusso dei miei pensieri...

20 maggio 2006

Sogni

Questo è un post speciale.
E' la risposta ad un commento lasciato sul blog.
Prima di iniziare, vorrei esprimere la mia gratitudine
per tutti coloro che lasciano traccia del loro passaggio qui
con i loro commenti, così come ringrazio
quelli che non gradiscono pubblicare i loro pensieri e
mi scrivono privatamente.
Gente, in qualunque modo comunichiate con me, va bene.
Quando ho iniziato a scrivere questo diario virtuale
ho sempre desiderato che qualcuno potesse, almeno in parte,
rispecchiarsi nello stato d'animo del sottoscritto,
o riuscire a comprendere quello che provo.
Così, quando ricevo questi pensieri,
capisco di non essere poi così diverso da tutti e
che c'è qualcuno che condivide le mie sensazioni.
Caro amico, non so chi tu sia.
Non so se tu sia passato qui per caso,
o se tu mi conosca e frequenti il blog periodicamente.
Qualunque sia la risposta,
mi piacerebbe sapere chi tu sia.
Chissà che non ci possa aiutare l'uno con l'altro.
Mi chiedi se ho un sogno da inseguire.
Be', sì. Più di uno, veramente.
Anche se il sogno più ambito,
quello che darebbe una svolta, è il riuscire ad accettarmi.
E questo è anche il senso della mia vita:
riuscire a migliorare giorno dopo giorno.
Forse un giorno riuscirò finalmente a sentirmi libero dai rimpianti.
Non so quale sia la causa del tuo magone
(anche se penso di intuirla) e comprendo benissimo
quell'orribile sensazione di caduta libera.
Se c'è una cosa che ho capito in tutti questi anni è
che pensare in negativo non serve a niente,
anzi peggiora solo le cose... è autodistruttivo!
Non nego di avere anche io questi momenti,
ma sono convinto che adesso sia diverso che in passato,
ho una prospettiva diversa, meno angosciata.
Forse sono diventato un più egoista.
Forse ho capito quale grande dono sia la vita e
che ho sprecato anche troppo tempo a lagnarmi senza reagire.
E' vero, continuo a lagnarmi, ma in qualche modo
sento di avere scelto il sentiero giusto per reagire.
La strada è lunga, ci sono tante cose irrisolte
con le quali devo confrontarmi.
E ho capito che la battaglia con i demoni
è quotidiana e senza sosta,
ma se sono ancora qui, nonostante tutto,
vuol dire che sono più forte di tutto questo.
Le parole che ti hanno scritto sono quanto di più vero esista,
anche se difficili da applicare.
Almeno per me è stato così (e in parte lo è ancora).
Non essere troppo duro con te stesso:
quando si tratta di giudicare noi stessi,
siamo le persone meno obiettive e
tendiamo a minimizzare le nostre azioni, i nostri pensieri.
Non puoi sapere quanto di buono c'è
in ogni azione che hai compiuto e
un gesto per te insignificante, può voler dire tutto per un'altra persona.
Come a dire "tutto è relativo".
Infine, a proposito della mia voce:
fare musica è stato, è e sarà un sogno nel cassetto,
ma sono una persona pratica e realista,
perciò mi rendo conto che campare di musica
è difficile e per riuscire (tra le varie doti) occorre il talento.
Avere una bella voce è un po' diverso dall'avere talento...
Saluti. ;-)

19 maggio 2006

Percori Sonori / 3

Chiedi a qualcuno se ha mai ascoltato i Marillion e
ti verrà risposto "mai sentiti nominare".
Allora, prendi Misplaced Childhood, il loro terzo album,
datato 1985 e fagli ascoltare Kayleigh.
Vedrai illuminarsi gli occhi di colui che ti aveva risposto di no.
Kayleigh è un incidente di percorso, un successo non annunciato.
Un singolo in cima alle classifiche, venuto fuori quasi per caso.
E che riuscì a trascinare l'album al milione di copie vendute,
catapultando la band in tour mondiali e grandi arene.
Quasi altrettanto famoso è Lavender, l'altro singolo,
costruito su un semplice giro di pianoforte,
citando i versi di una filastrocca popolare.
Ma non crediate che l'album sia facile da ascoltare.
C'è tanta melodia, sì, ma è pur sempre un concept album e
ha dei momenti intimisti.
Steve Rothery in questo disco si produce in uno degli assoli
che preferisco (alla fine di Passing Strangers),
capace di darmi i brividi tutte le volte che
con la sua chitarra produce quelle note alte tenute con il bending.
Così come l'assolo di moog in Mylo riesce
a farmi scendere una lacrima ad ogni ascolto.
La maggior parte dei fan dei Marillion mette questo disco
in fondo alle sue preferenze.
Non ho mai capito il perché.
Per me è l'opposto: dei dischi usciti con Fish alla voce
lo metto in cima, insieme al successivo Clutching At Straws.
E qui di seguito, ho trascritto degli estratti delle liriche di Fish
- l'uomo con il dono delle parole - che rispecchiano il mio stato d'animo...

"I. O. U. for your love"

"This time it seems to be another misplaced rendezvous
This time it's looking like another misplaced rendezvous
with you,
the parallel of you, you"

"Talk, we never could talk, distanced by all that was between us"
"I just wanted you to be the first one
I just wanted you to be the first one
Bridges are burning, burning
Bridges are burning, burning"

"Do you realise,
that you could have gone back to her,
but that would only be
retracing all the problems that you ever knew"

"You want to change the world?
You'd resigned yourself to die a broken rebel"

14 maggio 2006

Nessuna fretta

Niccolò Fabi / Il negozio di antiquariato

Non si può cercare un negozio di antiquariato
in via del corso
Ogni acquisto ha il suo luogo giusto
e non tutte le strade sono un percorso

Raro è trovare una cosa speciale
nelle vetrine di una strada centrale
Per ogni cosa c'è un posto
ma quello della meraviglia
è solo un po' più nascosto
Il tesoro è alla fine dell'arcobaleno
che trovarlo vicino nel proprio letto
piace molto di meno

Non si può cercare un negozio di antiquariato
in via del corso
Ogni acquisto ha il suo luogo giusto
e non tutte le strade sono un percorso

Come cercare l'ombra in un deserto
o stupirsi che è difficile incontrarsi in mare aperto
Prima di partire si dovrebbe essere sicuri
di che cosa si vorrà cercare dei bisogni veri
Allora io propongo per non fare confusione
a chi ha meno di cinquant'anni
di spegnere adesso la televisione

Non si può entrare in un negozio
e poi lamentarsi che tutto abbia un prezzo
se la vita è un'asta sempre aperta
anche i pensieri saranno in offerta

Ma le più lunghe passeggiate
le più bianche nevicate e le parole che ti scrivo
non so dove l'ho comprate
di sicuro le ho cercate senza nessuna fretta
perché l'argento sai si beve
ma l'oro si aspetta

07 maggio 2006

Il mio canto libero

Non ho mai cantato così bene in vita mia.
Cerco di esercitarmi almeno trenta minuti ogni giorno.
Non faccio parte di un gruppo musicale ormai da cinque anni:
lasciare la musica è stata una decisione sofferta e,
volendo essere pignoli, non ho lasciato un bel niente!
Il demone non è sconfitto, è solo in letargo e
la passione per questa forma d'arte non ha mai avuto cedimenti.
E' la mia compagna di viaggio,
amplifica le mie sensazioni,
mi fa sentire vivo.
E il canto è l'espressione della mia gioia di vivere.
Non ho mai preso lezioni. Per vari motivi.
Probabilmente, il motivo principale è l'orgoglio
ma non tralascerei anche un po' di pigrizia.
Nonostante la mancanza di una tecnica appropriata,
penso e credo di aver acquisito una certa capacità
di controllo delle corde vocali e una maggiore maturità nel timbro.
Fino all'anno scorso, temevo di non riuscire più
a raggiungere con facilità l'estensione che avevo qualche anno fa e,
soprattutto, mi sembrava di notare un certo appannamento.
Ho una mia teoria: secondo me la causa di tutto questo
è stata semplicemente la mancanza di esercizio costante.
Ora che riesco di nuovo ad esprimermi a certi livelli,
ho di nuovo quella voglia di salire su un palco e
lasciare scorrere l'adrenalina nelle mie vene...
Ad maiora!

P.S.: il mio esercizio odierno è stato Operation: Mindcrime,
praticamente uno dei dischi fondamentali nella storia
dell'heavy metal (e non solo).

06 maggio 2006

A momentary lapse of reason...

C'è una sorta di parallelismo tra il continuo mutare delle condizioni meteorologiche e
l'altalena dell'incessabile cambiamento del mio umore.
Ogni giorno che passa mi rendo conto che
il mio status stona con il colore della primavera.
Provo sensazioni contrastanti che
non è affatto semplice mettere per iscritto.
La componente nostalgica è certamente predominante,
in fondo ha sempre fatto parte del mio carattere.
Ma... c'è qualcos'altro!
Qualcosa che si annida nascosto e
che dà vita ad un'insopportabile sensazione di disagio.
Qualcosa che non riesco ancora a sopire, anzi no, a vincere.
Devo essere un po' masochista,
perché alimento questa agonia ascoltando musica che
contribuisce ad acuire ed estremizzare le mie emozioni.
In questi giorni nel mio inseparabile lettore CD
gira costantemente l'ultimo disco di Cammariere,
ma soprattutto i dischi di Anathema e dei Riverside.
Ho ritrovato e riscoperto ancora una volta i Marillion.
Oggi ho pianto su This Strange Engine...
quel pezzo ha sempre generato in me un'incredibile dose di malinconia.
E mentre cerco disperatamente di non annegare,
di non essere ingoiato dalla tristezza,
un breve lampo di consapevolezza mi rende tutto chiaro e
riesco a mettere insieme un puzzle altrimenti incompleto:
dal subconscio emergono i soliti vecchi sensi di colpa,
uniti all'intramontabile rimpianto.
E così come quell'illuminazione improvvisa ha fatto capire quello che succede,
non è altrettanto evidente qual è la via da percorrere...

"This love
This inconvenient, blind, blood-diamond
This puzzle
I don't understand
That knows no faith
And tries and fails
And tries again
Stares at the sea
The night's dark deep
For one last time
And bleeds
And bleeds
And dies for you
And lies
And is to blame
And is ashamed
And is not the same
And is true
And is true"
Marillion / This Strange Engine

03 maggio 2006

Percorsi sonori/2

Brian May / Nothin' But Blue

I look at your picture
I'm nothing but blue
I'm hearing you whisper
The way you used to do
And I can't stop wondering
Just how things might have been
No I'm nothin' but blue

My life has no rhythm
Somehow it's out of tune
I keep trying to tell them
We'll be seeing them soon
But the truth keeps rushing back
Guess you know what I mean...
No I'm nothin' but blue

No use in crying - that ain't what you would do - no
Living or dying - we'll just keep on fighting through

No I can't stop my wondering
'Bout all those things that might have been
No I'm nothin' but blue
Nothing...
Nothin' but blue

Una ballad struggente, grande pathos e grande ispirazione.
Un fine lavoro di cesello nella parte prettamente strumentale.
Un artista capace di emozionare con le note della sua chitarra...

02 maggio 2006

Un anno fa...

... ho provato una delle emozioni più intense della mia vita...
e oggi ne ho una grande nostalgia.
Quei momenti sono scolpiti nella mia mente...
marchiati a fuoco e non se ne andranno mai.
Perché ho allontanato la fonte della mia gioia?

Ain't no one in here that's left to blame but me
Blame it on me, blame it on me

Marillion / Sugar Mice

01 maggio 2006

Minimo

Stanotte mi sono svegliato con il panico...
nel giro di due settimane è già la seconda o
la terza volta che succede.
Probabilmente c'è qualcosa in me che causa inconsciamente tensione.
Forse sto reprimendo l'inquietudine e
mi sto solo illudendo che va tutto bene (o quasi).
Spero di no, perché ho combattuto l'angoscia dei mesi passati
con tutte le mie forze.
Spero si tratti solo di insoddisfazione.
Insoddisfatto di cosa?
Forse del fatto che il cuore batte al minimo dei giri.
Come se attendessi delle emozioni forti che
mi facciano sentire vivo.
E la primavera, invece di portare buonumore,
ha risvegliato solo la nostalgia.

30 aprile 2006

Speranza

Brian May / Another World

In another world
Under another sky
I see another story waiting to be told
And another you
Wakes up with another me
For that's the way we've come to be
In another world

In a different place
Way across time and space
A door is open wide
Drawn to a different light
Maybe we'll step inside

In another world
We can show we care
You can be sure I'm waiting there
In another world

Oooh yeah
When the dice were cast
They laid a crazy path
We follow to our graves
But I know in a different world
We journey a different way

So we live
But life isn't what it seems
We're only living in our dreams
In another world

You can believe I'll meet you here
In another world

29 aprile 2006

Difetti

La sicurezza non è qualcosa che si acquista dall'oggi al domani.
Specialmente se non credi in te stesso.
Specialmente se hai difficoltà ad accettarti.
Ecco.
Quello che ritengo il mio peggior difetto è proprio l'insicurezza.
La paura di fallire, di non essere all'altezza.
Qualcuno mi ha suggerito di rischiare,
di lasciarmi andare, di buttarmi di più,
con la convinzione che tutto ciò
possa aumentare la fiducia in me stesso.
Ma è un cane che si morde la coda:
per rischiare e buttarmi dovrei sentirmi più sicuro.
Non c'è peggior cosa che lanciarsi senza convinzione.
L'essenza del caso è tutta qui.
Facile a descriversi a parole,
tutt'altro che semplice da superare.
O forse è facilissimo, ma io non sono in grado
di visualizzare il percorso.
Cambiare modo di ragionare dopo tanti anni è arduo.
Non impossibile, ma complicato e richiede una volontà e
una determinazione che probabilmente non possiedo.
Ma non voglio arrendermi.
Ho già commesso questo errore troppe volte,
quando ho lasciato andare qualcosa di prezioso,
portandomi dietro una scia di rimpianti mai sopiti.
"Puoi combattere senza mai vincere,
ma non puoi vincere senza combattere".

27 aprile 2006

Insonnia

Apro gli occhi.
Buio.
Notte fonda.
Ho caldo.
cambio posizione.
Richiudo gli occhi.
Insonnia.
cambio posizione.
Ho ancora caldo.
Abbasso la coperta.
Ricordi di notti di passione.
Il cuore accelera il battito.
Le ore passano.
Mattino.
Spengo la sveglia.
Non ho le forze per alzarmi.
Riesco a dormire per un po'.
Mi alzo.
Mi sento stranamente riposato.
E lucido.

26 aprile 2006

Tempo senza tempo

Uscendo di casa ho avuto una strana sensazione.
Descriverla non è semplice.
Se non fosse stato per la temperatura,
sarebbe potuta essere una domenica estiva,
quando la città è deserta e cammini per strada e
sembra di trovarti in un posto abbandonato.
E il suono di un sassolino che scalci sull'asfalto
viene amplificato dal silenzio intorno.
Come una giornata estiva, se non fosse per la mancanza
delle cicale e gli abiti più pesanti.
E' stato come se il tempo fosse indefinito e
non sapessi più quale stagione stessi vivendo.
Chissà, forse è solo la voglia di lasciarsi alle spalle
questo momento dell'anno alla svelta.
Questo momento così bello e così ricco di stupendi ricordi...

25 aprile 2006

Idee confuse

Sento il bisogno di scrivere, ma non so cosa!
Vorrà dire che contribuirò con parole inutili
ad aumentare il rumore su Internet,
ad annoiare i (pochi) frequentatori di questo blog,
compreso me stesso,
a continuare a premere - ma mi verrebbe da dire pigiare -
lettere che vedo sfocate sulla tastiera (sono senza occhiali).
Insomma, non ho le idee chiare, un po' come il tempo di oggi che
non si capisce bene come vuole evolversi.
E allora?
Allora parto e vado in riva al mare,
a respirare un po' di salsedine e
sperare che il vento possa scrollarmi di dosso l'inquietudine,
la malinconia e portarmi un po' di freschezza e di ispirazione.

23 aprile 2006

Progetto

Ho proposto l'idea di un blog/sito ad alcuni amici
dove scrivere recensioni di cinema e musica -
e, perché no, anche di libri - ma anche editoriali,
riflessioni e chi più ne ha, più ne metta.
Nel frattempo ho deciso di inserire la rubrica "Percorsi sonori"
nel mio blog, prima di "trasferirla" nel sito che realizzeremo...
Ad maiora.

22 aprile 2006

Percorsi sonori/1

Ricordo di averne sentito un frammento alla tv,
mentre saltellavo nervosamente da un canale all'altro.
E' scattata istantaneamente una molla.
Ho spento la tv, ho cercato il disco e l'ho infilato nel lettore,
pregustando ansioso quella sequenza di note scolpite nella mia memoria.
E... brivido dietro la schiena non appena inizia la musica...
C'era Una Volta In America di Ennio Morricone,
la colonna sonora dell'omonimo film di Sergio Leone.
Probabilmente è una delle vette più alte toccate dal compositore.
Almeno per quanto mi riguarda, le emozioni che riesce a trasmettermi sono uniche.
Tre sono i temi dominanti nella colonna sonora:
la memoria, il rimpianto e il dolore.
Il risultato è struggente: non si può rimanere indifferenti,
specialmente dopo aver visto il film:
il connubio immagini/musica è indissolubile,
tanto più che si tratta, a mio parere di un film indimenticabile.
Un altro tema è quello dell'amicizia, che è pure il pezzo che
preferisco, suonato da Gheorghe Zamfir al flauto di Pan.
L'ascolto provoca un'istantanea malinconia, così intensa
da lasciare senza fiato, accentuata ancora di più
se si pensa alle immagini del film che scorrono...

20 aprile 2006

Speak the word

Sto leggendo un libro di Marco Travaglio e Saverio Lodato.
S'intitola Intoccabili. Parla di mafia.
C'è un'introduzione molto toccante e vera di Paolo Sylos Labini.
Ne riporto qualche passo:

[...]è importante che escano libri come questo. Perché sono una delle poche armi che
ci rimangono per trovare o rinfocolare il coraggio di combattere.
E' l'informazione particolareggiata dei fatti che dà coraggio.
Solo la verità può rendere liberi quanti oggi non vogliono essere servi,
ma finiscono per esserlo inconsapevolmente, col torpore rassegnato che li paralizza.
[...]L'attacco va portato con fatti inoppugnabili e documentati.
Come quelli raccontati in questo libro, che ci aiuta a capire da chi e
come siamo stati e siamo governati, ma anche come si è riusciti a sconfiggere
il pool di Caselli, come già quello di Borrelli a Milano.
E, soprattutto, perché.
Ci sono verità troppo forti perché il Potere le affidi a cuor leggero
a magistrati "ingestibili", che intendono applicare semplicemente la legge
in maniera uguale per tutti.
Quelle verità, quando sono ormai scritte in sentenze definitive
- come quella su Andreotti - devono essere per forza cancellate e oscurate,
perché non giungano sotto gli occhi dell'opinione pubblica.
Per quelle, invece, ancora giudiziaramente da accertare
(dalle varie "trattative" fra Stato e mafia al capitolo
dei "mandanti occulti" delle stragi), si seguono i canoni della "guerra preventiva":
si tolgono di mezzo i magistrati che potrebbero, presto o tardi, scoperchiarle.
La mafia, come ogni forma di illegalità, campa e ingrassa sull'ignoranza.
E nel nostro regime di oggi l'ignoranza viene diffusa a reti unificate, fancedo leva
sui nostri due peggiori vizi nazionali, i sottoprodotti della
nostra scarsissima autostima che spesso copriamo col patriottismo ipocrita:
la cupidigia di servilismo e la cupidigia di abiezione.
Chi vuole conoscere, o perlomeno intravedere, le verità indicibili che
oggi costituiscono la vera posta in gioco non ha che da leggere questo libro.
Più sarà diffusa la conoscenza, più sarà difficile l'insabbiamento.

13 aprile 2006

Caso irrecuperabile

Gli errori commessi dovrebbero aiutare una persona
a maturare, evitando di compierli una seconda volta.
In effetti, la mia professoressa di italiano alle scuole medie
dissentiva da questa linea di pensiero, e insisteva con il suo motto:
"Sbagliando s'impara... a sbagliare!".
Inizio a pensare che non avesse tutti i torti.
Almeno per quanto mi riguarda, sembro non imparare dalle esperienze e
mi ritrovo a commettere sempre gli stessi sbagli,
a persistere con una linea di pensiero.
Ancora una volta non ho ascoltato, ho solo sentito.
Sono preoccupato: riuscirò mai a migliorare, almeno un po',
prima che sia troppo tardi?

12 aprile 2006

Game over




La sfida elettorale è conclusa.
Anche quest'anno, ero al seggio in veste di segretario ed è stato molto stancante.
Per fortuna tutto è filato liscio come l'olio.
Nessun errore, nessuna contestazione.
Siamo stati anche rapidi, considerando il numero di elettori.
Anche i rappresentanti di lista (di ogni colore) sono stati soddisfatti.
In effetti, sbagliare il voto era pressoché impossibile, stavolta.
Il risultato delle elezioni?
Buono per quanto mi riguarda, ma poteva andare meglio.
E' vero, per come si era messa, poteva andare peggio! :-)
Les jeux sont fait... rien ne va plus!!!
Ad maiora.

30 marzo 2006

Tempi mediocri

Daniele Silvestri / Il mio nemico

Finché sei in tempo tira
e non sbagliare mira
probabilmente il bersaglio che vedi
è solo l'abbaglio di chi da dietro spera
che tu ci provi ancora
perché poi gira e rigira gli serve solo una scusa
la fregatura è che è sempre un altro che paga
e c'è qualcuno che indaga per estirpare la piaga
però chissà come mai qualsiasi cosa accada
nel palazzo lontano nessuno fa una piega
serve una testa che cada e poi chissenefrega
la prima testa di cazzo trovata per strada
serve una testa che cada e poi chissenefrega
la prima testa di cazzo trovata per strada
se vuoi tirare tira
ma non sbagliare mira
probabilmente il bersaglio che vedi
è solo l'abbaglio di chi da dietro giura
che ha la coscienza pura
ma sotto quella vernice ci sono squallide mura
la dittatura c'è ma non si sa dove sta
non si vede da qua, non si vede da qua
la dittatura c'è ma non si sa dove sta
non si vede da qua, non si vede da qua

il mio nemico non ha divisa
ama le armi ma non le usa
nella fondina tiene le carte visa
e quando uccide non chiede scusa
il mio nemico non ha divisa
ama le armi ma non le usa
nella fondina tiene le carte visa
e quando uccide non chiede scusa

e se non hai morale
e se non hai passione
se nessun dubbio ti assale
perché la sola ragione che ti interessa avere
è una ragione sociale
soprattutto se hai qualche dannata guerra da fare
non farla nel mio nome
non farla nel mio nome
che non hai mai domandato la mia autorizzazione
se ti difenderai non farlo nel mio nome
che non hai mai domandato la mia opinione
finché sei in tempo tira
e non sbagliare mira
(sparagli Piero, sparagli ora)
finché sei in tempo tira
e non sbagliare mira
(sparagli Piero, sparagli ora)

il mio nemico non ha divisa
ama le armi ma non le usa
nella fondina tiene le carte visa
e quando uccide non chiede scusa
il mio nemico non ha divisa
ama le armi ma non le usa
nella fondina tiene le carte visa
e quando uccide non chiede scusa
il mio nemico non ha nome
non ha nemmeno religione
e il potere non lo logora
il potere non lo logora
il mio nemico mi somiglia
è come me
lui ama la famiglia
e per questo piglia più di ciò che da
e non sbaglierà
ma se sbaglia un altro pagherà
e il potere non lo logora
il potere non lo logora

27 marzo 2006

Black out (back to the 80's)


Non so se la causa è stata la mancanza di un collegamento ADSL,
della totale assenza di voglia di comunicare o
dei miei pensieri pressoché indirizzati verso la tesi,
fatto sta che non aggiorno il blog da 20 giorni!
Non è successo molto, in effetti.
A parte la mitica festa anni 80 (vedi foto)!
Che tuffo nei ricordi e quante risate nel riesumare vestiti e
oggetti risalenti a quel decennio così effimero.
Ottima selezione musicale (gran parte effettuata dal sottoscritto :P) e
il giusto numero di persone con la voglia di divertirsi
(complice anche l'alcool...).
Devo dire che il giorno successivo ho recuperato abbastanza bene:
nonostante i cocktail ingurgitati, non ho avuto grossi fastidi,
evidentemente l'esperienza conta, ehehehe!
Rimanendo in tema ottanta, nel weenend appena trascorso,
ho rivisto La rivincita dei Nerds e La rivincita dei Nerds II! :)
Purtroppo sono film scomparsi dal circuito televisivo ormai.
E' stato divertente (ma anche nostalgico) rivederli dopo tantissimi anni...

07 marzo 2006

Rush / Mission

Hold your fire
Keep it burning bright
Hold the flame 'til the dream ignites
A spirit with a vision is a dream
With a mission

I hear their passionate music
Read the words that touch my heart
I gaze at their feverish pictures
The secrets that set them apart

When I feel the powerful visions
Their fire has made alive
I wish I had that instinct
I wish I had that drive

Spirits fly on dangerous missions
Imaginations on fire
Focused high on soaring ambitions
Consumed in a single desire

In the grip of a nameless possession
A slave to the drive of obsession
A spirit with a vision is a dream
With a mission

I watch their images flicker
Bringing light to a lifeless screen
I walk through their beautiful buildings
And I wish I had their dreams
But dreams don't need to have motion
To keep their spark alive
Obsession has to have action
Pride turns on the drive

It's cold comfort
To the ones without it
To know how they struggled
How they suffered about it
If their lives were exotic and strange
They would likely have gladly exchanged them
For something a little more plain
Maybe something a little more sane

We each pay a fabulous price
For our visions of paradise
But a spirit with a vision is a dream
With a mission

L'ho sempre ritenuta una delle migliori canzoni dei Rush e
il testo è uno dei suoi punti di forza. Stupendo!

28 febbraio 2006

Alfa e omega

Stamani un mio amico è diventato papà.
Oggi è morto il papà di un mio amico.
Gioia e dolore.
Una vita comincia e una finisce.
Chissà se tutto ciò ha un senso...
Everybody lives and loves and laughs and cries and
eats and sleeps and grows and dies

27 febbraio 2006

Consumismo


Threshold / Consume To Live

living in the greenhouse growing crops that we can't eat
making money out of poverty turning forests into meat
we got our fingers on the trigger of some suicidal gun
the population's getting bigger underneath a dying sun
there's a fire in the furnace and there's nothing left to burn
buried waste has reached the surface is there nothing left to learn?

every day ozone getting layered every way life is getting worse
everybody's lung is getting cancer everyone has something more to lose
every country armies are rising every gene splitting into two
every breath monoxide getting stronger every sea whales are beached

economies are growing subsistence life is dead
we can't sustain this growth and things are coming to a head
we gotta learn to climb down the ladder of success
with two feet on the ground we gotta clean up all this mess
there's a fire in the furnace and there's nothing left to burn
buried waste has reached the surface is there nothing left to learn?

every life extinction is forever every town riots in the streets
every sky greenhouse is affecting every tree dying in the breeze
every plant chemical pollution every song relying on the beat
every lake water getting shorter every heart aching for release

surviving in a world of mass production we must all consume to live
our working lives to give and join the unemployment lines
when confidence is low

a man must try to sell his labour to the highest bid
keep his anger hid and try not to get pulled into
the vicious undertow

but even in the middle classes they fall into that hole
aspiring to that goal of rising from the yoke of
such an exploitative state

consume to live

Questa canzone è stata incisa nel 1993.
E' inquietante la sua attualità...

26 febbraio 2006

Attualità

Povera Patria

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
sì che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.

Franco Battiato

Campagna elettorale

Io credo che vi siate accorti del miracolo mediatico che
si sta verificando proprio sotto i nostri occhi:
il Cavaliere ha ricevuto il dono della bilocazione, anzi, dell'ubiquità! :)
Dovevamo prenderlo in parola quando disse:
"Sono unto dal Signore!".
E' onnipresente.
Non mi riferisco solo alla TV: ovunque io guardi,
vedo sempre la mia immagine!
Per strada, alla stazione, su internet...
Non datemi del pessimista, ma al pensiero di altri cinque anni di CDL
ho voglia di lasciare questo paese.
Ma c'è di peggio: l'alternativa politica è invitante quanto
una lavanda gastrica.
Questa campagna elettorale mi sta nauseando!
Trovo che tutto quel parlare sia un insulto all'intelligenza
delle persone (anche se mi chiedo spesso,
se ci sia rimasta un briciolo di intelligenza in questo paese).
Non sono un qualunquista.
Le mie idee politiche sono ben definite, come ben sapete.
Il problema è che non mi sento più rappresentato.
O meglio, sono rappresentato "poco" e male.
Eserciterò il mio diritto al voto con la consapevolezza che
non servirà a molto.
Sono convinto che non cambieremo le cose finché potremo scegliere
tappandoci il naso, tra il peggio e il leggermente meno peggio.
Chissà se oscureranno questo blog perché infrange la par condicio... :)

18 febbraio 2006

Pigrizia

Banco Del Mutuo Soccorso / Non Mi Rompete

Non mi svegliate ve ne prego

ma lasciate che io dorma questo sonno,
sia tranquillo da bambino
sia che puzzi del russare da ubriaco.
Perché volete disturbarmi
se io forse sto sognando un viaggio alato
sopra un carro senza ruote
trascinato dai cavalli del maestrale,
nel maestrale... in volo.

Non mi svegliate ve ne prego
ma lasciate che io dorma questo sonno,
c'è ancora tempo per il giorno
quando gli occhi si imbevono di pianto,

i miei occhi... di pianto.

16 febbraio 2006

Delusione

Un mio amico se n'è andato a lavorare al nord.
Non proprio un amico qualsiasi,
visto che ci conosciamo da 24 anni circa.
Insomma, uno dei miei migliori amici.
Sapevo che sarebbe partito prima o poi,
me lo aveva detto più volte che
gli sarebbe piaciuto lavorare fuori Viterbo.
Quello che non capisco è perché sia partito senza dire niente.
Senza salutare.
Come se stesse scappando.
Continuo a chiedermi il motivo di questo gesto.
Abbiamo condiviso tanto in tutti questi anni e
quello che è accaduto mi ha lasciato un po' amareggiato.
Forse dovrei chiamare per sapere cosa è successo.
Ma quando ci si mette in mezzo il vecchio caro orgoglio,
le cose diventano più complicate,
come se non bastasse la distanza ad allentare i rapporti.
Allora spunta inevitabile una domanda:
non è che ci siamo già allontanati prima ti tutto questo?
E ho paura di darmi una risposta...

13 febbraio 2006

Fede o ragione?


"Quanto è grande l'universo?"
"E' infinito"
"Come lo sai?"
"Perché tutti i dati lo indicano..."
"Ma non è stato dimostrato, tu non lo hai visto."
"No".
"E allora come fai a saperlo con certezza?"
"Non lo so, ci credo e basta."
"E' la stessa cosa con l'amore, penso..."
A Beautiful Mind

Penso sia uno dei dialoghi più belli del film e...
un'originale proposta di matrimonio. :-)

11 febbraio 2006

Rise from the ashes



Mi sono preso qualche giorno per riflettere.
Non avevo molto da dire.
E non avevo voglia di scrivere i miei pensieri cupi.
Credo che il periodo difficile stia svanendo pian piano.
Sarebbe bastato poco perché durasse meno,
ma il mio modo di essere ha permesso che
sguazzassi per troppo tempo nella negatività.
Per quanto mi sforzassi di ignorarla,
quella spina nel fianco era lì, conficcata,
a ricordarmi qualcosa di irrisolto.
Ora non c'è più.
Al suo posto una ferita che sta guarendo.
Penso che resterà una cicatrice a testimoniare
tutto quello che è successo e quello che ho provato.
La novità è che adesso sono più sereno.
E' stato come liberarsi del peso del mondo sulle proprie spalle.
Per quanto possa ancora sentirmi triste talvolta,
non c'è più quel senso di oppressione,
come se vivessi continuamente sotto un cielo di piombo.
Anzi, oserei dire che oggi sono di buonumore. :)
In effetti, è già da qualche settimana che
avevo ritrovato la voglia di ridere, anche se ad intermittenza.
A tal proposito voglio ringraziare una persona
(di cui non farò il nome per privacy) che
mi è stata particolarmente vicina in questo periodo,
con cui non devo sforzarmi per farmi capire e
che ha rallegrato i miei momenti bui... grazie "creatura"! :)
Rimanendo in tema di buonumore e risate,
vi segnalo un link che ho appena aggiunto alla lista:
Roundhouse Kicks! Visitatelo e ridete a crepapelle! :)
Ad maiora.

06 febbraio 2006

Fine

Anathema / Electricity

Seems like you never really knew me
seems like you never understood me
seems like you never really knew how to feel
but electricity it drew you near to me
what you needed was to be rid of me

there were times you really made me smile
and there were times you really made me cry
and there were times I never really knew how to feel
but electricity it drew you near to me
what you needed was to be rid of me
and the fear made you so unsure of me
what you needed was to be rid of me.

but electricity it drew you near to me
what you needed was to be rid of me
and the fear made you so unsure of me
what you needed was to be rid of me.

Lezione

Spero di trarre insegnamento da tutto ciò.
A non dare niente per scontato.
A chiedere ed ascoltare.
Mi sono sentito tremendamente egoista.
Come sempre ho fatto tutto da solo.
E avrò un ulteriore rimpianto da scontare per tanto tempo...

02 febbraio 2006

Every step brings me closer to my last


Lentamente muore

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in sé stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una
splendida felicità.

Pablo Neruda

Dubbio

Ho cercato amore per tutta la vita.
Quando l'ho trovato, non sono riuscito a proteggerlo.
E' come se tutto il bene che ho da dare,
non riesca a donarlo alle persone che amo.
Non lo so, a volte mi viene il dubbio di essere spietatamente egoista.
Ma è anche vero che sono poco obiettivo
quando si tratta di giudicare me stesso...
"Does anybody else in here
Feel the way I do?"

01 febbraio 2006

Cosa vuoi che sia una canzone?

Premiata Forneria Marconi / Sei

"Sei la mia via sei la mia malinconia
sei il mio digiuno
sei la mia casa i passi miei
ma non sei tu non sei mia

Sei la nostalgia sei la spiaggia sei la luna
il temporale sei sei quest'ultima tua scena
sei il mio cane sei la mia cena in una mano
ma non sei tu non sei mia
e non sei più solo una donna

Sei quelle sere che non ritorneranno più
la parola che è rimasta strozzata in me
sei lungo quelle vie che ci videro
stretti noi
nelle mie fantasie nel ricordo più bella sei...
ma non sei tu non sei mia
e non sei più solo una donna

Sei questa rabbia in me il mio pianto
il mio dolore
sei la ferita che mai nessuno potrà guarire
sei la mia schiavitù la mia ombra il mio assassino
e chissà dove sei sei felice
sei lontano
ma non sei tu non sei mia
e non sei più solo una donna donna

Sei tutto il tempo che arriverà
a ricordarmi che non ci sei
lo sguardo che sempre ritroverò
dentro gli occhi di chi verrà
sei il bisogno di te il bisogno di me
la gelosia che uccide
sei la storia degli altri sei
sei sempre... sempre... sempre... sempre tu...
... amore mio"

30 gennaio 2006

Fusse che fusse la vorta bona!

Diceva Nino Manfredi nella sua mitica interpretazione
del barista di Ceccano! :)
Forse ho risolto tutti i problemi con il PC nuovo...
Ad maiora!

28 gennaio 2006

La pazienza è la virtù dei forti

E vi assicuro che di pazienza ne ho tanta! :)
Il computer è arrivato, ma sembra avere qualche problema.
Non riesco ad installare il modem e quasi sicuramente
installerò da capo il sistema operativo.
Sembra quasi una legge del contrappasso per un informatico. :)
Nel frattempo, aggiorno il blog di tanto in tanto
con il portatile di un mio amico (grazie Bicio!).
Ad maiora!

25 gennaio 2006

Nessun destino

Vicious Rumors / No Fate

All I am, all I feel
All of this isn't real
Destiny questioning
Look at this life, look at your life, look at me
I don't believe in fateI don't believe I was born too late
Yeah, I believe in destiny
As long as I can choose the one for me - yeah
Countless nights, endless roads
None of these, etched in stone
Free to choose, free to be, free to wander endlessly
I don't believe in fate
I don't believe I was born too late
Yeah, I believe in destiny
As long as I can choose the one for me
I don't believe in fateI live my life, don't hesitate
I don't believe in heaven sentI don't believe
I don't believe in fate
I don't believe I was born too late
Yeah - I believe in destiny
As long as I can choose the one for me
I don't believe in fate
I want to set the record straight
I believe in who I am

24 gennaio 2006

The sound of music


Gli anni passano, ma l'emozione che

mi da la musica è UNICA!

E' una sensazione bellissima,

capace di riportarmi indietro nel tempo,

nel preciso istante in cui ho sentito per la prima volta

quel particolare pezzo...

21 gennaio 2006

Fates Warning / Wish

Was standing in the darkness
I was watching over you
And all the fears came drifting back
with every little breath you drew
Wished upon a falling star
cold and pale against the night
and all the fears came drifting back
to cloud the view and steal the light

Was underneath a falling snow
I was lying next to you
and all the fears came floating down
with every little wind that blew
Wished upon a passing cloud
cold and pale against the gray
and all the fears came floating down
to cloud the view and steal the day

May you never know this darkness
may you never be so blind
May you always know the peace
that I could never seem to find

May you never know this darkness
may you always see the light
May you always know the peace
that comforts you tonight

Ancora offline

Il computer nuovo non è arrivato...
riesco ad usare il mio solo per 20 minuti,
perché c'è una gran puzza di plastica bruciata
tutte le volte che l'accendo! :)
Ad maiora.

20 gennaio 2006

Tecnologia


Oggi dovrebbero consegnarmi il nuovo computer.
Ma ancora non so se sia un bene o un male. :)
Ho scoperto che sono diventato dipendente da questo infernale aggeggio.
Ho capito che molto del tempo che trascorro a casa,
è dedicato al computer.
E mi rendo conto che da quando succede questo,
ho praticamente smesso di leggere (tranne i fumetti).
Per fortuna, non si è ripercosso sulla musica (anzi ne ascolto più di prima)!
E questa considerazione mi ha subito portato verso un'altra:
è cambiato radicalmente il modo di comunicare tra le persone.
E il responsabile è il telefono cellulare.
Mi rendo conto di esserne diventato "schiavo".
Se i primi tempi lo consideravo una specie di fastidio,
adesso non ne posso fare a meno.
Anche se, devo ammetterlo, ogni tanto mi permetto
un tuffo nel passato e lo lascio spento a casa...
Della serie viva la libertà! :-)

18 gennaio 2006

Evoluzione

"[...] L'evoluzione non si è fermata.
Si stanno evolvendo due specie diverse di uomini,
una alla luce, l'altra nell'oscurità.
Come succede nel romanzo di H. G. Wells, La Macchina Del Tempo,
che racconta di come la terra in un lontano futuro sarà popolata
da due tipi di esseri umani:
le rozze bestie da soma e le delicate, spensierate creature che
vivono una beata incoscienza.
Turbate solo da una vaga angoscia."
Tratto da L'Internazionale n. 623

17 gennaio 2006

Tutto quello che resta...

RPWL / Roses

If the world is one big plan
Why must we lose our innocence
Why have we lost our paradise?
Paralysed, nothing to give

The chestnut vender in the rain
Haven't seen him since I moved away
Please tell me what I'm doing here
These strangers do not speak to me

All the things I tried to do
I never thought it was too late
So in this silence say a prayer
For the one who went away

Roses, are covering your face
And with my mind I'm calling out for you
But all that's left are
Roses, covering your face
And with my mind I'm calling out for you
But you cannot hear me

The rising spirit of the new
I can look through the windows of their minds
Why should we care about the means
Our last goal is to reach the end

All the things I tried to do
I never thought it was too late
So in this silence say a prayer
For the one who went away

Roses, are covering your face
And with my mind I'm calling out for
You but all that's left are
Roses, covering your face
And with my mind I'm calling out for you
But you cannot hear me

You said don't tell me we can take our time
So I hope that we will meet again
Sheltered in your faith you made me understand
But now what's left is hidden under...

Roses...

13 gennaio 2006

Offline

... il mio computer è defunto... R. I. P.
Non posso aggiornare il blog per qualche giorno...
non disperate! :-)
Ad maiora.

11 gennaio 2006

Tributo agli anni 70

Salve! ;-)
Voglio segnalare il sito di una tribute rock band
in cui canta un mio carissimo amico
(Giorgio, il mio "spacciatore marillico"):
http://www.latoa70.com/index.php
Spero di vederli al più presto in azione dal vivo...

10 gennaio 2006

Ore... minuti... secondi

Mi piacerebbe quantificare il tempo che
ho trascorso - ma sarebbe più esatto dire sprecato - sui treni.
Tutte le volte che ho aspettato in una stazione fredda e umida
un treno che non c'era,
tutte le volte che mi sono sentito in trappola nei vagoni,
contando gli interminabili secondi dentro una galleria...

08 gennaio 2006

Il silenzio è d'oro

Quando non sai cosa dire, taci.
Meglio ascoltare.
O pensare.
E' quello che ho fatto in questa settimana di assenza.
Mi sono sentito confuso, scombussoltato.
Forse lo sono ancora.
Però, da un paio di giorni ho ritrovato un briciolo di serenità.
Chissà, forse incontrare qualche vecchio amico mi ha aiutato.
Quando non vedi qualcuno dopo tanto tempo,
ci si aggiorna sulle novità.
Ci si racconta tutto quello che è successo,
quello che è cambiato.
E ascoltando i discorsi, ho avuto un'ulteriore dimostrazione che
il mondo intorno a me si muove e io rimango immobile, congelato.
Il solito vecchio discorso.
Ormai annoia anche me.
E la dimostrazione è sotto i vostri occhi:
non ho avuto la benché minima ispirazione in questa settimana.
Quando sai cosa dire, taci.
Meglio ascoltare.
O pensare... ma una volta tanto sarebbe meglio AGIRE.

01 gennaio 2006

Changes

"Più le cose cambiano, più rimangono identiche.
Non ricordo chi è stato il primo a dirlo.
Probabilmente Shakespeare o forse Sting,
ma al momento è la frase che descrive meglio il mio grave difetto:
la mia incapacità di cambiare.
Non credo di essere solo in questo:
più conosco gli altri e più mi rendo conto che è un difetto molto comune.
Rimanere esattamente gli stessi, il più a lungo possibile, immobili,
in qualche modo ti fa star meglio... e se soffri, almeno il dolore ti è familiare.
Perché se tu spiccassi quel salto, uscissi dal guscio,
facessi qualcosa di imprevisto, chissà quale altro dolore
potrebbe attenderti là fuori.
E' probabile che possa essere anche peggio.
Perciò mantieni lo status quo, scegli la strada già battuta che
non sembra poi così malvagia, non per quanto riguarda i difetti almeno.
Non ti droghi, non uccidi nessuno.
Eccetto magari un pochino te stesso.
Quando poi finalmente cambiamo, non credo che avvenga come in un terremoto,
o in un'esplosione, quando all'improvviso tutto diventa completamente diverso.
Penso che sia... quasi impercettibile, quel genere di cose che la maggior parte
delle persone nemmeno nota, a meno che non ti osservi molto da vicino.
Il che, grazie al cielo, non fa mai.
Però te ne accorgi tu.
Dentro di te quel cambiamento sembra una rivoluzione e
tu speri che lo sia.
Che per sempre sarai quella persona.
E che non dovrai cambiare mai più."

Capodanno

U2 / New Year's Day

All is quiet on New Year's Day,
A world in white gets underway,
And I want to be with you,
Be with you night and day.
Nothing changes on New Year's Day.
I will be with you again.
I will be with you again.

Under a blood-red sky
A crowd has gathered in black and white.
Arms entwined, the chosen few,
Newspapers say, it says it's true.
And we can break through,
though torn in two we can be one.
I will begin again, I will begin again.
Oh and maybe the time is right,
Oh maybe tonight.
I will be with you again.
I will be with you again.

And so we are told this is the golden age
And gold is the reason for the wars we
wage.
Though I want to be with you,
To be with you night and day.
Nothing changes on New Year's day.