06 maggio 2006

A momentary lapse of reason...

C'è una sorta di parallelismo tra il continuo mutare delle condizioni meteorologiche e
l'altalena dell'incessabile cambiamento del mio umore.
Ogni giorno che passa mi rendo conto che
il mio status stona con il colore della primavera.
Provo sensazioni contrastanti che
non è affatto semplice mettere per iscritto.
La componente nostalgica è certamente predominante,
in fondo ha sempre fatto parte del mio carattere.
Ma... c'è qualcos'altro!
Qualcosa che si annida nascosto e
che dà vita ad un'insopportabile sensazione di disagio.
Qualcosa che non riesco ancora a sopire, anzi no, a vincere.
Devo essere un po' masochista,
perché alimento questa agonia ascoltando musica che
contribuisce ad acuire ed estremizzare le mie emozioni.
In questi giorni nel mio inseparabile lettore CD
gira costantemente l'ultimo disco di Cammariere,
ma soprattutto i dischi di Anathema e dei Riverside.
Ho ritrovato e riscoperto ancora una volta i Marillion.
Oggi ho pianto su This Strange Engine...
quel pezzo ha sempre generato in me un'incredibile dose di malinconia.
E mentre cerco disperatamente di non annegare,
di non essere ingoiato dalla tristezza,
un breve lampo di consapevolezza mi rende tutto chiaro e
riesco a mettere insieme un puzzle altrimenti incompleto:
dal subconscio emergono i soliti vecchi sensi di colpa,
uniti all'intramontabile rimpianto.
E così come quell'illuminazione improvvisa ha fatto capire quello che succede,
non è altrettanto evidente qual è la via da percorrere...

"This love
This inconvenient, blind, blood-diamond
This puzzle
I don't understand
That knows no faith
And tries and fails
And tries again
Stares at the sea
The night's dark deep
For one last time
And bleeds
And bleeds
And dies for you
And lies
And is to blame
And is ashamed
And is not the same
And is true
And is true"
Marillion / This Strange Engine

Nessun commento: