13 agosto 2006

E se fosse andata in un altro modo?

La vita è strana.
Non sono fatalista, anzi, sono ancora convinto che
siamo noi a costruire il nostro destino.
Molto dipende da noi, perché a ogni azione corrisponde una reazione.
Devo ammettere, però, che ci sono tante variabili in gioco,
molti eventi che sono affidati al caso.
Tante volte mi sono chiesto cosa sarebbe cambiato
se avessi scelto altre strade, o se mi fossi comportato diversamente
in determinati momenti cruciali della mia esistenza.
Oggi è trascorso un anno dalla rottura del mio rapporto e
ho quasi la convinzione che se non fosse accaduto tutto questo,
probabilmente non avrei iniziato la tesi l'anno scorso.
Avevo bisogno di qualcosa per tenere la mente occupata e,
soprattutto, avevo raggiunto quel giusto livello di insofferenza
provocato dalla presenza di troppi ricordi piacevoli.
Insomma, volevo andarmene.
Quando una mia amica mi disse che cercavano un tesista
ho capito che era la classica occasione da prendere al volo.
Per fortuna, sono stato abbastanza sveglio da accettare.
E non me ne sono pentito, anzi.
In un certo senso è iniziata in quel momento la mia rinascita.
Fra poco più di un mese la mia vita cambierà di nuovo.
Non nascondo che questo cambiamento sia fonte di ansia,
ma penso di essere meno spaventato che in passato.
Ma ci penserò quando sarà il momento.
Un passo alla volta.
E' così che sono riuscito ad arrivare qui:
un passo alla volta.

3 commenti:

xlthlx ha detto...

in bocca al lupo per il nuovo cambiamento. un passo alla volta, l'ho sempre pensato anch'io ;)

Pier ha detto...

GRAZIE! Crepi il lupo! ;-)

Pier ha detto...

Marcus Miller? Ambiziosetta! :P
In bocca al lupo! Mi raccomando, appena arriva settembre mettiti in cerca di una buona scuola di musica (St. Louis, Università della Musica, ecc)! ;-)