La mia crisi del lettore (eh sì, caro Horonce,
di crisi ce n'è tanta e pure di diverse varietà,
come ben sai) è passata. :-)
Ringrazio pubblicamente la coppia di amici che
mi ha regalato "Il codice Da Vinci":
letteralmente divorato in due giorni!
Vorrei precisare che si tratta di un "libretto":
è un bestseller e non ha niente di stilisticamente interessante,
dal punto di vista letterario.
Ha sicuramente i grossi pregi di scorrere bene e
tenere il lettore incollato.
Solo un altro romanzo - e questo ve lo consiglio fortemente -
è riuscito ad assorbirmi così: "Due di due" di Andrea De Carlo.
Tornando al romanzo di Dan Brown,
mi ha fatto venire in mente perché non leggo mai gli autori di bestseller:
è vero che si leggono bene, ma scivolano addosso senza lasciarti niente.
Comunque, è servito per farmi tornare la voglia di sentire l'odore della stampa e
il piacere di sfogliare le pagine.
Al momento sono diviso fra "Ho servito il re d'Inghilterra" di Hrabal e
"L'enigma dei numeri primi" di Du Sautoy.
Ma ho almeno 20 romanzi sparsi per la libreria ancora da leggere...
Ad maiora.
Nessun commento:
Posta un commento