Scrivo questo pensiero con un ritardo di quasi cinque mesi.
Sono lento.
Forse riesco ad elaborare gli eventi della mia vita
solo dopo che riesco a distaccarmi ed essere obiettivo.
Mi sono deciso dopo l'ultima volta che ci siamo visti,
un paio di settimane fa.
Sono stato infastidito da una tua considerazione che
ha innescato tutta una serie di riflessioni su quanto successo
durante lo scorso inverno.
Riflessioni che, ovviamente, mi hanno riportato indietro nel tempo e
mi hanno fatto rivivere dei bellissimi momenti,
ma che, inevitabilmente, hanno riaperto dolorosi ricordi,
soprattutto quello di un'attesa lunga 3 mesi, fatta di silenzi e
di (vana) speranza.
E' vero, la decisione di aspettare è stata comune,
ma posso tranquillamente e sinceramente affermare che
se fossi stato nei tuoi panni, non avrei lasciato passare tutto quel tempo,
perché non ritengo sia giusto lasciare le persone 'appese',
in uno stato non definito che ti logora con i 'se', i 'ma', i 'perché'...
Mi prendo le mie responsabilità, ma stavolta non mi prenderò tutte le colpe
come faccio sempre, finendo nella spirale dell'autocommiserazione.
Alla fine sei tu che hai deciso di non provare a darci una possibilità,
hai deciso che non era il caso,
hai deciso che tutto quello che c'è stato ti complicava la vita.
Hai deciso di sentirti inadeguata.
Peccato. Davvero peccato.
Abbiamo perso entrambi qualcosa.
Soprattutto hai rubato del tempo prezioso nella mia vita.
Saluti.
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