09 gennaio 2009

Due Amici in meno

Che tu fossi consapevole di quanto ti stava accadendo
te lo si leggeva in faccia, fin dal primo momento.
Il carattere comune della nostra famiglia è che
non lascia trasparire molto le proprie emozioni,
per questo mi chiedo quale fosse il tuo vero stato d'animo
durante la malattia.
Non sapevo che avessi già comprato il vestito
per la tua dipartita, posto una tua foto sulla
nostra tomba di famiglia e avvertito l'agenzia funebre
di quale fosse il tuo posto.
Non sapevo della tua storia sentimentale con quella ragazza che
se ne stava in disparte al tuo funerale.
Alla sofferenza della tua scomparsa,
si aggiunge il senso di colpa per non averti
frequentato abbastanza da sapere queste cose.
Questo terribile male si è portato via il nonno e tu
che eri il più giovane e il più forte dei sette fratelli.
Che tu fossi una persona speciale in famiglia
l'ho capito nel momento in cui ho visto la nonna singhiozzare:
non mi era mai capitato di vederla così,
neanche quando se n'è andato il nonno.
Ovunque tu sia, il mio augurio è che tu sia in pace.
Ciao Gianni.

"No one leaves you when they live in your heart and mind"

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