19 luglio 2008

Un giorno d'estate

19 luglio 1992.
Una domenica come tante altre in questa città semi deserta.
Calda.
Sono ansioso e un po' spaventanto perché domani partirò per New York e
è la prima volta che prendo un aereo, se si esclude un giro sopra la mia città
con un piccolo aereo da turismo.
I miei amici non ci sono: d'estate vanno tutti al mare o al lago (e a me non piace),
oppure sono in vacanza per tutta l'estate con le loro famiglie.
Cerco di combattere queste sensazioni contrastanti come posso,
ma non è facile.
Esco a fare un giro in bicicletta, ma è troppo caldo.
A casa cerco di ingannare l'attesa ascoltando un po' di musica
(in questo periodo ho iniziato ascoltare un po' di hard rock),
guardando un po' di televisione.
Alla fine decido di rivedere per l'ennesima volta RITORNO AL FUTURO
(conosco praticamente a memoria le battute!) perché mi rilassa.
Poi, inizio a fare zapping e mi imbatto in un'edizione straordinaria del TG:
un nuovo attentato mafioso.
E' stato ucciso il giudice Paolo Borsellino... un'altra strage,
a 57 giorni da quella di Capaci, in cui morì il giudice Giovanni Falcone.
Mi prende un magone incredibile. E si fa sera.
Come avevo immaginato, non riesco a chiudere occhio durante la notte,
sono troppo agitato...

Questo è sicuramente quello che avrei scritto 16 anni fa.
Quel 19 luglio fu un giorno davvero particolare,
uno di quelli che ricorderò per tutta la vita,
marchiato a fuoco nella mia memoria.
Quell'estate iniziarono a cambiare molte cose,
tra le quali il mio carattere (se in meglio o in peggio non posso dirlo :P).
Iniziai a sviluppare una vera e propria PASSIONE per i Queen,
ma anche per la musica in generale.
Rividi un po' il mio concetto di amicizia, in seguito ad alcuni screzi.
Al mio ritorno dagli Stati Uniti, fui convocato in procura
per testimoniare: metà della mia classe aveva denunciato il nostro insegnante di italiano per abuso d'ufficio.
Quella vicenda mi lasciò molto amareggiato, ma per fortuna il professore
vinse la causa.
Fu anche l'ultima estate che trascorsi insieme a due persone
a cui ho voluto molto bene... quei giorni vissuti a New York insieme
a loro furono indimenticabili... non c'è giorno che passi
in cui non senta la loro mancanza.
Questo post lo dedico a loro, a Luigi e Tullio.
Ad maiora.

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