23 maggio 2008

Eroi

Sono trascorsi 16 anni da quel 23 maggio.
Quel giorno mi trovavo a casa di un amico.
Ricordo che era pomeriggio inoltrato e stavamo per finire i nostri compiti
(frequentavo il terzo anno delle scuole superiori),
quando sua madre entra in stanza tutta trafelata e
ci dice che è successo qualcosa di grosso in Sicilia.
Accendiamo la televisione e restiamo a bocca aperta.
Giovanni Falcone, la moglie e tre agenti della scorta
morirono in seguito all'esplosione di 500 kg di tritolo
posizionati sotto l'autostrada per Palermo, nei pressi di Capaci.
Oggi viene ricordato dal Presidente della Repubblica,
dal Presidente del Consiglio dei Ministri,
dal Presidente della Camera e le istituzioni tutte.
Quelle istituzioni che 16 anni fa lo delegittimarono e
finirono per abbandonare anche il suo amico Paolo Borsellino,
anche lui ucciso in un altrettanto terribile attentato mafioso 3 mesi dopo.
Quelle istituzioni che non hanno mai permesso di sapere la verità
sui mandanti di queste stragi.
Quelle STESSE istituzioni che affermano, parole testuali, che
"Mangano fu un eroe" (per chi fosse curioso, qui trovate un articolo
nel quale si parla di questo personaggio).
Questa ipocrisia mi disgusta.
Giovanni Falcone è un eroe. Paolo Borsellino è un eroe.
E se mai un giorno avrò dei figli, voglio che crescano
con gli ideali di queste persone votate al sacrificio,
convinte di fare il proprio dovere fino in fondo e
COSTI QUEL CHE COSTI (in questo video Falcone parla della paura).
A pensarci bene, questi ideali bisognerebbe inculcarli bene in testa
alla maggior parte delle persone di questa nazione che
dimentica troppo in fretta i suoi martiri...

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