01 dicembre 2007

Il gigante di Dalkeith


Finora la mia esperienza con Fish si limitava ai suoi album,
alle immagini dal vivo di 20 anni fa, quando ancora faceva parte dei Marillion,
ai racconti dei fan.
Stanotte ho avuto finalmente l'occasione di vederlo in azione.
E' tutto vero quello che scrivono su di lui.
Ogni sua esibizione è uno spettacolo unico, intenso, incredibile.
Fish guarda negli occhi di ogni spettatore, ha uno sguardo magnetico.
E' un frontman eccezionale, teatrale se volete.
A Stazione Birra era a meno di un metro da me e
trovarsi di fronte un tipo alto quasi due metri
fa una certa impressione. :)
Purtroppo la sua voce non è più quella di 20 anni fa,
ma passa in secondo piano, ve l'assicuro, quando assistete
ai suoi concerti.
Fish non teme il pubblico, non lo subisce, ma lo doma.
Durante l'esecuzione di Vigil è sceso in mezzo alla folla e
mentre cantava, poneva il suo sguardo dritto negli occhi di ogni spettatore
a cui passava di fronte.
Credo di aver avuto la mascella spalancata per un buon minuto.
Ho avuto i brividi durante l'esecuzione di The Perception of Johnny Punter,
le cui parole sono state ispirate dal conflitto in Bosnia
(c'è una sezione della canzone in cui le parole sono recitate,
con quella voce profonda ed espressiva al massimo),
le lacrime durante l'esecuzione di Sugar Mice e
tanta tanta adrenalina durante Incommunicado.
Sono stato felicissimo di avergli stretto la mano alla fine del concerto.
Per me rappresenta un mito.
Un'altra serata indimenticabile...

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